L’assegno unico e universale per i figli: un e-book sulla novità italiana e il contesto europeo. L’Assegno unico e universale rappresenta uno degli elementi più innovativi delle politiche familiari italiane. Il primo luglio scorso è partita una versione temporanea e da gennaio 2022 la misura entrerà a regime. Neodemos dedica al tema un ebook, curato da Alessandro Rosina, che si propone come strumento utile per chi è interessato ad approfondire caratteristiche, potenzialità e limiti di tale misura, ma anche come essa si configura rispetto a quanto previsto in altri paesi.
Articolo tratto da Neodemos curato da Alessandro Rosina
Le misure di sostegno alle famiglie con figli camminano su due principali gambe. La prima è quella degli strumenti di conciliazione tra tempi di vita e lavoro (come i nidi e i congedi), la seconda è quella del supporto economico alle responsabilità di cura e crescita. L’arrivo di un figlio può, infatti, sia aumentare la complicazione dell’organizzazione familiare, con ripercussioni anche nella dimensione occupazionale e professionale, sia aumentare il disagio economico e il rischio di povertà. La carenza di strumenti adeguati su tali due fronti porta a rinunciare a realizzare pienamente la fecondità desiderata. La presenza di politiche efficaci, al contrario, mette le coppie nella condizione di poter valutare più positivamente la possibilità di avere un ulteriore figlio.
L’Assegno unico e universale (AUU) va, quindi, inteso come parte importante di un sistema più ampio di misure che consentono alle scelte delle coppie di essere realizzate in un contesto di benessere relazionale ed economico adeguato per la crescita dei figli. I trasferimenti monetari non sono certo la ragione, di per sé, per avere figli, ma aiutano a ridurre l’incertezza nel processo decisionale che porta a tale scelta.
due leve
- strumenti di conciliazione tra tempi di vita e lavoro (come i nidi e i congedi)
- supporto economico alle responsabilità di cura e crescita.
L’Italia presenta da troppo tempo uno dei divari più ampi in Europa tra numero di figli desiderato e realizzato, a cui corrispondono rinunce sul percorso di vita personale e squilibri demografici crescenti sul percorso di sviluppo del paese. Per non rassegnarsi a vedere queste rinunce e questi squilibri allargarsi, è necessario non solo consentire all’assegno di essere una misura di politica familiare in senso proprio, ma anche portarla ai livelli delle migliori esperienze europee. Tali esperienze mostrano che attraverso un sostegno economico adeguato è possibile dare un impulso immediato alla natalità, ma anche che solo se si rafforza progressivamente il sistema dei servizi (in particolare per l’infanzia) la ripresa può diventare poi solida nel tempo.
l'Italia, come spesso accade purtroppo, si posiziona tra gli ultimi posti in Europa per numero di figli desiderato e realizzato
L’ebook sulla novità dell’assegno promosso da Neodemos è diviso in due sezioni. La prima presenta contributi che approfondiscono caratteristiche, limiti e potenzialità di tale misura nel quadro delle politiche familiari italiane. Nella seconda sono raccolti interventi che descrivono quanto si è fatto e si sta facendo nei paesi europei che hanno adottato misure analoghe (in particolare in Portogallo, Spagna, Francia, Regno Unito, Svezia, Germania, Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria, Russia).
L'e-book si propone come strumento utile a mettere in luce le potenzialità dell’assegno unico e universale, come esso si configura rispetto a quanto previsto in altri paesi, i limiti che possono derivare dalle risorse destinate e dalle modalità di implementazione. L’auspicio è che questa importante e attesa misura diventi davvero il punto partenza di un processo di continuo miglioramento, in modo integrato ed efficace, delle politiche familiari italiane.
Aggiornamenti
a cura della redazione di Civitas
Family act, arriva l’assegno universale: importi mensili fino a 250 euro per figlio
10 ottobre 2021 - Il Sole 24Ore - Marco Mobili e Gianni Trovati
Pronto per il Consiglio dei ministri il decreto attuativo della delega sulle politiche familiari: aiuto fino a 180 euro per ogni figlio minorenne e a 240-50 a partire dal terzo. Maggiorazioni per giovani madri. La delega per la riforma delle tasse è solo alle prime battute, ma il sistema fiscale promette di cambiare in modo strutturale da subito. La prima riforma a regime è quella scritta nel decreto attuativo del family act che dal 1° gennaio prossimo introdurrà l’assegno universale unico per i figli. Il provvedimento, a cui ha lavorato il ministero per la Famiglia guidato da Elena Bonetti (Iv) insieme al ministero dell’Economia è pronto per il Consiglio dei ministri, dove dovrebbe approdare la prossima settimana o al più tardi quella successiva. I tempi del resto sono stretti, perché il testo dovrà andare all’esame delle commissioni parlamentari competenti per materia e alla Conferenza unificata, che avranno 30 giorni di tempo per il via libera. (continua a leggere)
Professore di Demografia e Statistica sociale presso l’Università Cattolica di Milano, dove è stato direttore del “Dipartimento di Scienze statistiche” (2015-19) e attualmente dirige il “Center for Applied Statistics in Business and Economics”. E’ coordinatore scientifico del “Rapporto giovani” e del “Laboratorio futuro” dell’Istituto Toniolo. Svolge il ruolo di esperto in Commissioni ministeriali, Tavoli di lavoro Istat e Programmi della Commissione europea. E’ presidente delle associazioni “InnovarexIncludere” e “Mappa Celeste – Forum per il Futuro”. E’ membro del comitato scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla Famiglia, del comitato di direzione di Osservatorio Senior e di Futura Network. (continua a leggere)