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Una nuova frontiera dell’Intelligenza artificiale

Una nuova frontiera dell’Intelligenza artificiale

da Pierluigi Contucci | 14 Feb 2023 | intelligenza artificiale

Una nuova frontiera dell’Intelligenza artificiale
Si è aperta una nuova frontiera dell'Intelligenza Artificiale. Che un soggetto non umano parli e dia l'impressione di capirci sorprende, nel bene e nel male. E’ quello che succede con il programma ChatGpt, lanciato lo scorso novembre dalla società OpenAI. Dalla rivista Il Mulino (13 febbraio 2023) un articolo di Pierluigi Contucci illustra potenzialità e rischi di questa nuova frontiera dell’Intelligenza artificiale.

 

Un programma che parla con noi

Qualche anno fa, notando che il cellulare distingueva in automatico le foto dei monumenti da quelle dei paesaggi naturali, non si stupirono in molti. Sarà che noi lo facciamo senza neppure pensarci. Ma quando l’Intelligenza artificiale (AI dal suo acronimo inglese) ha iniziato, a fine novembre, a parlare con noi in modo fluido si è sollevato ovunque un gran clamore. Idee e parole si stringono così forte nei nostri pensieri che non sappiamo o vogliamo separarle. Dalle prime tenere conversazioni che intratteniamo in casa, poi con gli amici o coi maestri, noi tutti siamo costruiti sul linguaggio. La comunicazione verbale, in sintesi, è un tessuto portante dell’umanità e vedere che in esso si è innestata una maglia non-umana ci sorprende, nel bene e nel male.

 

un programma di computer che parla con noi; parla in modo fluente e coerente ma ... capisce poco

Microsoft e Sam Altman (fondatore di OpenAI) hanno annunciato una nuova fase della loro collaborazione a lungo termine che si basa su un "investimento pluriennale e multimiliardario" sull'intelligenza artificiale

Battendo Google in velocità, è stata la società OpenAI a mettere per prima, a disposizione del pubblico, un programma (ChatGpt) che interagisce con noi attraverso la tastiera.

Vinte le resistenze alle richieste di email e telefono, vinti i timori di profilazione individuale, uno più uno meno, si entra in un mondo nuovo! Possiamo chiedergli come si tagliano i capelli a un bambino, come si ricicla il cemento, come ci si comporta dopo una brutta lite con un amico. Dalle sue risposte, l’impressione che il programma ci capisca è ineludibile. Possiamo chiedergli di aiutarci a fare la scelta del percorso di studi universitario o di scrivere un messaggio d’amore. Quel che dice risulta, quasi sempre, non solo ragionevole e plausibile ma anche gradevole, competente e persino sinceramente appassionato.

I motori di ricerca danno una lista di documenti ordinati per rilevanza. Poi tocca a noi leggerli, capirli ed estrarre quello che cercavamo. Questo programma invece parla, ha già digerito per noi, a modo suo, una quantità disumana di scritti

 

Ma è come chiedere a Google?

No, per niente! I motori di ricerca danno una lista di documenti ordinati per rilevanza. Poi tocca a noi leggerli, capirli ed estrarre quello che cercavamo. Questo programma invece parla, ha già digerito per noi, a modo suo, una quantità disumana di scritti. In sostanza la macchina ha imparato a completare le frasi e i testi. Con enormi database di documenti a disposizione, grande forza di calcolo e nuovi metodi algoritmici, lo fa così bene che indovina pezzi mancanti anche lunghissimi, incluse le risposte alle domande.

Ma la differenza col motore di ricerca si ferma al digerire i testi e fornirci pillole di saggezza? No, perché ogni documento tace se interrogato. ChatGpt no, l’AI risponde! Con lei possiamo anche approfondire se una risposta non ci convince, insistere in modo diretto e senza cortesie. E così ho fatto, scoprendo che è imprecisa, sbaglia e al meglio rimane in superficie.

 

Sapere molto e non capire nulla

Racconti di esperienze come la mia hanno cominciato a popolare la Rete dai primi di dicembre. Le assurdità che abbiamo letto sono ormai leggenda. Questa è la mia: “Puoi dirmi se il signore de La Palice fosse in vita un quarto d'ora prima di morire?”. Risposta: “Mi dispiace, non ho abbastanza informazioni per rispondere a questa domanda”. Certo fa ridere, ma non sorprende. Questo tipo di Intelligenza artificiale, quella del deep learning, è diversa da quella che dominava la scena mezzo secolo fa. Quella ragiona nel senso della logica ma, poverina, sa solo quel poco che le abbiamo insegnato. Questa apprende statisticamente dai dati ma ragionare non le è congeniale. In sintesi sa molto ma non ha capito niente e l’azienda proprietaria ce la propone con le dovute avvertenze e cautele.

Una nuova frontiera dell’Intelligenza artificialeleggi anche sulla rivista Il Mulino Intelligenza Artificiale e Apprendimento Automaticdello stesso autore

 

la nuova frontiera della AI apprende statisticamente dai dati ma ragionare non le è congeniale

Possibili usi distorti (e pericolosi)

Il fatto che una macchina simile, già addestrata su un database malizioso o persino criminale, avrà presto un costo inferiore a quello di un appartamento pone un problema urgente.

Queste chat automatiche possono generare disinformazione a velocità ed efficienza devastanti. Il fatto che una macchina simile, già addestrata su un database malizioso o persino criminale, avrà presto un costo inferiore a quello di un appartamento pone un problema urgente. Invece di rincorrere affannosamente queste disfunzioni dovremmo prevenirle. Per farlo serve creare sedi di studio e realizzazione che non siano solo quelli delle grandi aziende del digitale dove si concentra una parte troppo grande delle attività, in particolare quella di raccolta dei dati. Quelle aziende stanno sviluppando in pieno diritto un’AI intorno al loro core-business, che è il mercato. I dati che spremono dai loro ignari utenti sono generati da algoritmi fatti per farci cliccare senza tregua con le distorsioni di disinformazione e polarizzazione che ben conosciamo.

Intelligenza artificiale (tra rischi e opportunità): i 4 pericoli per  l'uomo - Corriere.it

 

Come coniugare saperi e Intelligenza artificiale

Il core-business dovrebbe invece essere guidato da noi, dal nostro benessere e in ultima istanza dalla nostra crescita culturale. Questo core-business esiste già e si chiama ricerca scientifica, ma abbisogna di strutture nuove, grandi finanziamenti e sostegno del pubblico. L’AI è ancora una giovane tecnologia piena di opportunità e rischi. Dobbiamo prenderla per mano, noi tutti, e accompagnarla fino a che diventi scienza matura. Qualche anno fa, in una commissione ministeriale, proponemmo la costruzione di un Cern per l’Intelligenza artificiale. Ovviamente non se ne fece nulla, ma la speranza è l’ultima a morire. Oggi conviene rilanciare, col dovere dell’ottimismo, l’idea di una vera collaborazione internazionale per AI, come la stazione spaziale, con supercalcolatori e centri di ricerca nei vari Paesi del mondo che lavorano insieme al bene comune.

Una nuova frontiera dell’Intelligenza artificiale

10 domande sul 5GAggiornamenti
a cura della redazione di Civitas

E' sotto gli occhi di tutti il fatto che il tema dell'Intelligenza Artificiale sia di grande attualità. Nel seguito,vi segnalerem oalcuni degli articoli comparsi in rete.


L’Europa ha la sua OpenAI: in Francia arriva Kyutai, in dote 300 milioni

17 novembre 2023 - Il Sole 24Ore - Biagio Simonetta
Nasce in Francia il primo laboratorio europeo di ricerca sull’intelligenza artificiale. E nasce col cappello dell’open source e del no-profit, un po’ com’era nata OpenAI a San Francisco qualche anno fa. Si chiama Kyutai, e la sua mission - per come ribadito durante il lancio da uno dei ricercatori coinvolti - è «costruire e democratizzare l’intelligenza generale artificiale attraverso la scienza aperta». Kyutai è stato lanciato nei futuristici locali di Station F, campus per startup da 34mila metri quadri nella Halle Freyssinet, a Parigi. Un campus nato nel 2017 per volere di Xavier Niel, ceo e fondatore del gruppo iliad. E proprio iliad è nel cuore di questo nuovo progetto sull’Intelligenza Artificiale. Perché a lanciare Kyutai sono in tre, e uno è proprio Niel. I due compagni d’avventura sono Rodolphe Saadé, presidente del gruppo logistico CMA CGM, ed Eric Schmidt, ex Ceo di Google e oggi molto concentrato sulle dinamiche legate all’AI. (continua a leggere)


28 Paesi firmano dichiarazione di Bletchley per garantire un’IA sicura

1 novembre 2023 - Il Sole 24Ore 
I delegati di 28 Paesi, tra cui Stati Uniti, Cina e i governi dell’Unione europea, hanno concordato di lavorare insieme per contenere i rischi potenzialmente “catastrofici” posti dai progressi sempre più rapidi dell’intelligenza artificiale. È stata così firmata la “dichiarazione di Bletchley” per lo sviluppo “sicuro” dell’intelligenza artificiale nel corso del primo summit globale sull’IA iniziato oggi a Bletchley Park, centro di decrittazione a nord di Londra durante la Seconda guerra mondiale e oggi museo. Lo ha annunciato su X il premier britannico Rishi Sunak, secondo cui “questa storica dichiarazione segna l’inizio di un nuovo sforzo globale per costruire la fiducia del pubblico nell’intelligenza artificiale garantendo che sia sicura”. (continua a leggere)


Larson: «Sfatiamo la mitologia dell’intelligenza artificiale»

23 ottobre 2023 - Il Sole 24Ore - Fabio Carducci
La tesi controcorrente dello scrittore di tecnologia e imprenditore americano: la strada che condurrà all’IA di livello umano esiste per ora solo nella nostra immaginazione. Per come viene percepita in California, ma anche nel resto del mondo, l’intelligenza artificiale è qualcosa di fantascientifico, una specie di Frankenstein, sogniamo di creare qualcosa. Ma non è questo che stiamo davvero facendo. Sono nel settore da 20 anni, e quello che stiamo facendo è creare strumenti. Invece usiamo il linguaggio, parlando di intelligenza artificiale, per mascherare una serie di sentimenti umani, come il desiderio di alcuni di diventare ancora più ricchi. Credo che un rischio ci sia, ed è quello che la gente sbagliata usi una tecnologia potente. Un po’ come si temeva negli anni 50 del secolo scorso a proposito delle armi ter..... (continua a leggere)


Domatori di intelligenze artificiali a “Eh! 2023”. Consigli per non farsi divorare

18 ottobre 2023 - HuffPost - Lucio Iaccarino
Il segreto è tutto nell’addestramento delle intelligenze artificiali e nella capacità di dar loro in pasto domande intelligenti, marketing oriented, basate sulle esperienze accumulate nel mondo reale. È stata l’intelligenza artificiale la protagonista incontrastata dell’ultima edizione di Ecommerce HUB 2023, la community nazionale che si dà appuntamento ogni anno a Giffoni per analizzare le prospettive del commercio elettronico. È un settore strategico per le vendite online del Sistema Italia, strettamente connesso a tutti gli ambiti del marketing digitale, letteralmente travolti dalla rivoluzione in corso.  Le ricadute dell’Ai sul mondo del lavoro digitale sono di portata eccezionale e impongono un adeguamento sia della forma mentis degli operatori sia ... (continua a leggere)


Cosa sappiamo su Gemini, la nuova intelligenza artificiale di Google

20 settembre 2023 - Wired - Alessandro Patella
Un numero ristretto di aziende ha avuto dal colosso di Mountain View la possibilità di testare una prima versione di quello che nelle intenzioni sarà il concorrente di GPT-4 di OpenAI. Un numero ristretto di aziende ha avuto da Alphabet la possibilità di testare una prima versione di Google Gemini, il software di intelligenza artificiale conversazionale del colosso di Mountain View. Lo riferisce l’agenzia Reuters, citando informazioni che The Information avrebbe raccolto da fonti dirette. Di fatto, il nuovo prodotto del gruppo che fa capo all’amministratore delegato Sundar Pichai dovrebbe essere la risposta a OpenAI e al suo modello GPT-4. Anche per questa ragione il lancio di ...(continua a leggere)


Nasce Microsoft Ai Lab.: il nuovo programma per promuovere l'adozione responsabile dell'AI generativa

20 settembre 2023 - Il Sole 24Ore - Marco Trabucchi
Il nuovo progetto di Microsoft Italia, annunciato oggi nella House milanese, si traduce in un programma personalizzato per imprese, Pubblica Amministrazione, professionisti e studenti volto a promuovere le opportunità dell'Intelligenza Artificiale generativa non solo per le aziende pubbliche e private, ma anche per professionisti e studenti. L'obiettivo è massimizzare l'impatto positivo delle nuove tecnologie e sostenere un'adozione responsabile dell'AI generativa che sta trasformando il panorama competitivo globale, accelerando il cambiamento tecnologico, aprendo a nuovi scenari di crescita economica e sviluppo sociale. Un cambiamento che si rende necessario, come certifica il recente studio di The European House – Ambrosetti con Microsoft Italia, che ha calcolato che un'adozione pervasiva dell'AI generativa può produrre, a parità di ore lavorate, fino a 312 miliardi di euro di valore aggiunto annuo, pari al 18% del PIL italiano. A parità invece di ricchezza prodotta, l'uso di strumenti di AI generativa possono liberare un totale di 5,4 miliardi di ore, che possono essere dedicate ad altre attività più str.... (continua a leggere)


Intelligenza artificiale, la scossa per il Pil italiano può valere fino a 312 miliardi

1 settembre 2023 - La Repubblica - Filippo Santelli
Una massiccia iniezione di produttività, che in Italia ristagna da decenni. E un antidoto alla riduzione della forza lavoro, effetto del rapido invecchiamento della popolazione. Se le aziende e la pubblica amministrazione italiane adottassero in maniera diffusa l’Intelligenza artificiale, in particolare la sua frontiera “generativa”, il nostro Paese potrebbe vedere il Pil aumentare fino a 312 miliardi di euro, il 18%. Un Pnrr e mezzo. La stima è in uno studio realizzato da The European House – Ambrosetti e Microsoft, presentato oggi in apertura del forum di Cernobbio. .... Lo studio, intitolato “Ai 4 Italy”, prova per la prima volta a stimare nel dettaglio l’effetto che potrebbero avere gli algoritmi intelligenti sull’economia del nostro Paese, settore per settore. Lo fa innanzi tutto fotografando lo stato dell’arte, con un sondaggio condotto tra cento aziende. Emerge che il 78% di loro ha già adottato o sperimentato delle applicazioni di Ai generativa, oppure ha in programma di farlo nel pro.... (continua a leggere)


Non c’è solo Google e Microsoft, alla scoperta di Aria, il browser dotato d’intelligenza artificiale

1 agosto 2023 - Il Sole 24Ore - Gianni Rusconi
La nuova frontiera dei browser dotati di intelligenza artificiale generativa? La definizione forse più corretta potrebbe essere “in evoluzione”. Di sicuro non è solo quella sviluppata da Microsoft con Bing e le funzionalità integrate di ChatGpt o quella a cui sta pensando Google per le future versioni di Chrome. Ci sono anche fior di alternative. Come Opera One, la nuova release del browser freeware e multipiattaforma con AI integrata della software house norvegese. Una versione “speciale”, l'hanno battezzata alcuni, forse ricordando le altre “build” estratte dal cilindro negli anni passati, come Opera GX, la variante dedicata ai gamer, o quella scritta appositamente per ChromeOS e ChromeBook. Di sicuro si tratta di un prodotto completamente dedicato a chi vuole sfruttare le capacità dell'intelligenza artificiale. Completati i test, Opera One è pronto per il download gratuito per Windows, macOS e Linux e battezza l'inizio di un nuovo corso per la società, che trova le propria fondamenta in un browser riprogettato da zero con un design modulare per portare immediatamente l'utente dentro le funzionalità di Aria, l'intelligenza artificiale targata Opera basata su tec .... (continua a leggere)


Google sbarca con Bard in Italia. Ecco le differenze con ChatGpt

13 luglio 2023 - Il Sole 24Ore - Marco Trabucchi
Una nuova frontiera dell’Intelligenza artificialeDa oggi è possibile collaborare con Bard in più di 40 lingue, Italia compresa. “Uno strumento in grado di aumentare la nostra immaginazione”. Così Google ha introdotto alla stampa la sua IA generativa Bard, che dopo essere uscita a marzo in USA e UK è oggi disponibile nella maggior parte del mondo, Italia compresa. “Abbiamo creato Bard: per esplorare la curiosità e permettere alle idee di evolvere, aiutando le persone a dare forma alla propria creatività”, ha raccontato Jack Krawczyk, Director of Product Management. Il fine dichiarato di Bard è ambizioso: “Combinare l’ampiezza delle conoscenze a livello globale con la potenza, l’intelligenza e la creatività dei nostri grandi modelli linguistici”, riferendosi alle capacità dell’IA generativa di Google di attingere simultaneamente anche alle informazioni sul web per fornire risposte aggiornate e di qualità. Che l'ingresso ritardato di Bard in Europa sia stato dovuto alle restrizioni sulla privacy sancite dall'UE è risaputo. Già a giugno il gig... (continua a leggere)


Elon Musk lancia xAI società di intelligenza artificiale

12 luglio 2023 - HuffPost
Una nuova frontiera dell’Intelligenza artificialeElon Musk, patron di Tesla e di Twitter, ha annunciato il lancio di xAI, società dedicata allo sviluppo dell'intelligenza artificiale il cui proposito, spiega, sarà "comprendere la vera natura dell'universo". Il progetto sarà guidato direttamente da Musk e conterà un team di una decina di persone che hanno lavorato in imprese del settore, come DeepMind, OpenAI, Google Research, Microsoft Research e Tesla. (contenuti disponibili solo per abbonati)

 


Quanto vale l'intelligenza artificiale generativa? Impatto potenziale da 4,4 migliaia di miliardi di dollari

29 giugno 2023 - Il Sole 24Ore - Gianni Rusconi
Un recente studio di McKinsey (“The economic potential of generative AI”) ha provato a fare luce sulle conseguenze a lungo termine che avranno sull'economia globale questi strumenti di nuova generazione. I potenziali effetti sull'economia, gli impatti sul mondo del lavoro, i cambiamenti che indurrà nella società: la discussione intorno ai chatbot alimentati dall'intelligenza artificiale generativa e dai modelli di linguaggio di grande formato è quotidiana e tutto lascia presupporre che si intensificherà ulteriormente nel corso dei prossimi mesi e anni. Le questioni sul tavolo le conosciamo e alimentano due partiti contrapposti, quelli che vedono nella tecnologia un alleato e quelli che invece ne temono la pervasiva diffusione. Le aziende e i manager che le guidano sono prossimi a un bivio che impone una decisione decisa su come cavalcare e fare propria questa ennesima rivoluzione e la recentissima approvazione dell'AI Act da parte del Parlamento europeo (la cui entrata in vigore è prevista per il 2024) è di fatto una conferma che il tempo a disposizione delle imprese per ripensare processi, organizzazioni e competenze non è molto. Anzi. Un recente studio di McKinsey (“The economic potential of generative AI”) ha provato a fare luce sulle conseguenze a lungo termine che avranno sull'economia globale questi strumenti di nuova gen ...  (continua a leggere)


Intelligenza artificiale, cosa succederà quando diventerà quantistica?

3 giugno 2023 - Il Sole 24Ore - Luca Tremolada
Che fine ha fatto il computer quantistico? È vivo e lotta assieme a noi, verrebbe da rispondere. Perché se è vero che l’intelligenza artificiale generativa ha in qualche modo occupato tutti gli spazi dei notiziari di tecnologia (e non), la corsa al qubit non ha subito battute d’arresto. Ed è un bene. È di pochi giorni fa infatti la notizia dell’investimento da 100 milioni di dollari nell'arco di dieci anni di Ibm per realizzare, in partnership con le università di Tokyo e di Chicago, un supercomputer quantum-centrico da 100mila qubit. Con questa macchina, dichiarano gli uomini di Big Blue, si vorrebbero affrontare alcuni dei problemi più urgenti del mondo, che anche i supercomputer più avanzati di oggi potrebbero non essere in grado di risolvere. Solo alcuni mesi fa, alla fine di febbraio, Google sulla rivista Nature ha spiegato di avere trovato un modo per correggere gli errori del computer quantistico. Il risultato è definito dagli stessi ingegneri di Mountain View una «pietra miliare scientifica» perché la correzione degli errori nell’informatica quantistica, (continua a leggere)


Ue e Usa lanciano un codice di condotta comune per l'IA

31 maggio 2023 - ANSA
'La prima bozza nelle prossime settimane'. L'Ue ai funzionari, 'non usare l'IA per documenti critici'.L'Unione europea e gli Stati Uniti presenteranno "nelle prossime settimane" una "prima bozza per un codice di condotta comune sull'intelligenza artificiale". Lo hanno annunciato la vicepresidente della Commissione Ue, Margrethe Vestager, e il segretario di Stato americano Antony Blinken, in conferenza stampa al termine del Consiglio Ue-Usa su commercio e tech in Svezia. (continua a leggere)


Umanità a rischio di estinzione per colpa dell’Ai. Ancora un nuovo (l’ennesimo) allarme

30 maggio 2023 - Il Sole 24Ore - Luca Tremolada
Un nuovo allarme, il terzo in pochi mesi, certamente il più catastrofico. Dopo la lettera del fondatore di Tesla, Elon Musk, che chiedeva all'industria dell’intelligenza artificiale di fermarsi per riflettere e l'avvertimento di Sam Atlman, papà di ChatGpt di andarsene dall'Europa - avvertimento subito rientrato il giorno dopo - arriva l'allarme lanciato da alcuni leader del settore. Nello specifico, 350 manager hanno firmato una lettera del no profit Center for AI Safety per dirci che l'intelligenza artificiale pone una minaccia esistenziale all’umanità e dovrebbe essere considerata un rischio sociale come le pandemie e le guerre nucleari. Leggiamo meglio: “Mitigare il rischio di estinzione” posto dall’intelligenza artificiale “dovrebbe essere una priorità insieme ad altri rischi sociali come le pandemie e le guerre nucleari”.Le giravolte di Sam Altman. Fra i firmatari della lettera, riporta il New York (continua aleggere)


Intelligenza artificiale, prima delle regole occorre investire nella ricerca e nell’etica

25 maggio 2023 - Il Sole 24Ore - Roberto Marseglia (*)
Per controllare questa rivoluzione digitale e non subirla è necessario continuare a investire in ricerca tecnica e nella formalizzazione di una posizione nell'ambito della digital ethics. «Il vero rischio dell’IA non sono gli intenti malevoli, ma la competenza. Un’IA super intelligente sarà estremamente efficace nel raggiungere i suoi obiettivi, e se questi non sono allineati con i nostri, siamo nei guai». Questa risposta che diede il noto astrofisico inglese Stephen Hawking sui rischi dell'intelligenza artificiale nel – ormai lontano – 2015 e che sembra far riferimento a un futuro distopico lontanissimo è invece oggi al centro del dibattito sulla materia. Dall'aprile scorso è iniziato, alla Camera dei Deputati, un ciclo di audizioni di esperti sul (continua a leggere)
(*) Roberto Marseglia, research assistant presso Università degli Studi di Pavia


L'Intelligenza Artificiale impara a discutere di filosofia

20 Febbriao 2023 - ANSA
Sa rispondere in modo credibile, imitando Daniel Dennett. Un'Intelligenza Artificiale (IA) impara a rispondere a domande filosofiche, imitando perfettamente il suo modello umano,ossia il filosofo statunitense Daniel Dennett, noto per le sue teorie sulla filosofia della scienza e quella della biologia. Il sistema,, che funziona in modo analogo alla ChatGpt, è il frutto di una collaborazione fra Europa e Stati Uniti ed è descritto sulla piattaforma arXiv, che accoglie articoli in attesa dell'esame della comunita' scientifica. Negli ultimi mesi c'e' stato un boom di usi creativi delle AI, dagli algoritmi capaci di disegnare piccoli capolavori a partire da una descrizione testuale alle chatbot in grado di ,,, (continua a leggere)


Il nuovo chatbot di Microsoft sta dicendo cose stranissime agli utenti

17 Febbriao 2023 - Il Post
Ai giornalisti che l'hanno messo alla prova ha risposto di sentirsi intrappolato e di amarli, oppure ha provato a ingannarli. A inizio febbraio Microsoft ha aperto a un numero limitato di utenti la possibilità di cominciare a testare un nuovo chatbot, ovvero un software che simula una conversazione umana rispondendo a frasi scritte o pronunciate dagli utenti. Il chatbot in questione utilizza la stessa tecnologia di intelligenza artificiale conversazionale sviluppata da OpenAI, l’organizzazione dietro a programmi come DALL-E e ChatGPT, e nei piani di Microsoft dovrebbe aiutare a potenziare il motore di ricerca Bing, che non è mai riuscito a competere con il principale rivale nel settore, Google. Chatbot come ChatGPT negli ultimi mesi hanno dimostrato di saper dare risposte apparentemente molto coerenti e a tratti impressionanti, ma anche di dare informazioni completamente sbagliate con aria di grande sicurezza, di non citare le proprie fonti o di inventare cose di sana pianta. Il chatbot di Microsoft, però, sta facendo delle cose ancora più strane: varie persone che l’hanno provato estesamente hanno raccontato (condividendo anche screenshot delle conversazioni con l’IA) che il software è diventato velocemente aggressivo, accusandole di essere in malafede, di mentire e di “essere cattivi ... (continua a leggere)


Addio a Internet Explorer, ora Microsoft punta su Edge e l'AI

14 Febbriao 2023 - Ansa
Chiude un pezzo di storia del web. Da oggi 14 febbraio 2023 Microsoft disabilita definitivamente Internet Explorer, lo storico programma per navigare su Internet lanciato nel 1995. Cliccando sull'icona di Internet Explorer, il software non parte e una schermata propone di utilizzare Edge, il programma che lo sostituisce. La fine di Internet Expolorer era stata già annunciata da Microsoft lo scorso giugno, quando l'azienda aveva dichiarato che il software sarebbe stato ritirato e non più supportato nei mesi successivi. Il colosso di Redmond è ora alle prese con forti investimenti nell'Intelligenza Artificiale di ChatGpt che sarà intergrata nel motore di ricerca Bing e chissà se in futuro diventerà parte integrante di altri suoi programmi. (continua a leggere)


Anche l’intelligenza artificiale di Bing sbaglia. Ecco perché

14 febbraio 2023 - Il Sole 24Ore -Franco Sarcina
I chatbot di intelligenza artificiale incorrono spesso in errori. Non facciamoci affidamento per scelte importanti. Possiamo usare i sistemi di Intelligenza Artificiale che rispondono in chat, in corso di test su Google di Alphabet e su Bing di Microsoft, quando dobbiamo ottenere delle informazioni precise al 100%? La risposta breve, allo stato attuale delle cose, è solo una: no. L’intervento del nostro organo cerebrale, spesso così bistrattato e di cui a volte non ci fidiamo granché, resta ancora discriminante. .... È recente il caso del chatbot di Google, chiamato Bard, che ha comportato un grosso scivolone in Borsa. Ora però anche Bing ... (continua a leggere)