IFIL Investments S.p.A., già IFIL, acronimo di Istituto Finanziario Industriale Laniero, era una società d’investimento controllata dalla famiglia Agnelli tramite l’IFI Istituto Finanziario Industriale (ora Exor) che ne deteneva il 63,59% del capitale. A seguito delle delibere delle assemblee straordinarie di IFI e IFIL, tenutesi il 1º dicembre 2008, il 20 febbraio 2009 è stato stipulato l’atto di fusione per incorporazione di IFIL in IFI, la quale ha contestualmente assunto il nome di Exor SpA. L’operazione è stata effettuata nell’ottica di semplificare la catena di controllo del Gruppo Fiat, facendo rimanere soltanto Exor come holding del gruppo sotto il controllo diretto della Giovanni Agnelli e C., la finanziaria della famiglia Agnelli ed ha avuto effetto civilistico dal 1º marzo 2009, mentre gli effetti contabili e fiscali hanno avuto effetto retroattivo dal 1º gennaio 2009 L’IFIL salì all’onore delle cronache quando, nell’estate del 1986, ebbe un ruolo primario nella complessa, e molto controversa, operazione finanziaria con la quale fu riacquistata dalla Arabian Libian Bank l’intera partecipazione da questa detenuta per conto del governo libico nella FIAT: il 15,19% delle azioni ordinarie ed il 13,4% delle privilegiate dell’industria torinese. (continua a leggere)
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IFIL