Europa
casa comune:  introduzione  

L’idea di una unione degli Stati europei ha radici antiche, che precedono di molto il processo di costruzione istituzionale. Tuttavia, si può affermare con qualche certezza che essa prende davvero corpo durante la Seconda guerra mondiale, proprio quando il vecchio continente è devastato da un atroce conflitto intestino per il dominio. L’urgenza di dare vita ad una comunità sovranazionale nasce dal grido “mai più guerra sul suolo d’Europa”.

Dal Manifesto di Ventotene (1941) ad oggi, quella idea è diventato un fatto storico inedito: la costruzione di una grande “cattedrale” sovranazionale, nella quale gli Stati aderenti a più riprese hanno deciso di cedere parte della propria sovranità a nuove sedi comunitarie, in vista di una crescita comune e all’interno di una cornice di valori e principi condivisi: pace, democrazia, libertà.

Il processo che ha portato dai primi accordi del dopoguerra ai Trattati istitutivi dell’Unione non è stato né semplice, né lineare. Esso ha subito accelerazioni, battute d’arresto e rischi di arretramento. Negli ambiti decisivi del fisco, delle relazioni internazionali, della difesa, siamo ancora lontani dall’avere una politica comune. Tuttavia, anche se con passi che talvolta ci paiono troppo timidi, la direzione imboccata è quella giusta – quella di una sempre maggiore integrazione.

In questo kit proponiamo materiali che riguardano la storia di questa progressiva integrazione, l’intreccio di questioni che il fenomeno pone (intersezioni), le diverse interpretazioni e prospettive avanzate nel dibattito pubblico (questioni controverse). Cercheremo di chiarire anche il significato di alcune parole che spesso usiamo senza conoscerne tutte le implicazioni e di offrire qualche suggerimento sito-bibliografico per saperne di più (definizioni/in profondità).

Il Tavolo di lavoro consentirà infine di organizzare i materiali del kit in una sequenza efficace di apprendimento.

Ascoltiamo intanto la voce di uno dei protagonisti della storia recente dell’UE, l’ex presidente della Commissione europea (1999-2004)  Romano Prodi 

Romano Prodi

È un politico, economista, accademico, dirigente pubblico., Presidente del Consiglio dei ministri per due volte (dal 1996 al 1998 e dal 2006 al 2008). E’ stato docente universitario di Economia e politica industriale all’Università di Bologna, Ministro dell’industria, del commercio e dell’artigianato nel Governo Andreotti IV (1978) presidente dell’IRI (1982-1989, 1993-1994), presidente della Commissione europea (1999-2004). Fondatore e leader de L’Ulivo, dal 23 maggio 2007 è stato presidente del Comitato nazionale per il Partito Democratico, e con la fondazione di quest’ultimo ne è stato Presidente dell’Assemblea Costituente Nazionale (2007- 2008). Il 1° settembre 2008 ha creato la Fondazione per la Collaborazione tra i Popoli.