Jair Messias Bolsonaro (Glicério, 21 marzo 1955) è un politico brasiliano, Presidente del Brasile dal 1º gennaio 2019. Bolsonaro è stato accusato dai critici brasiliani e stranieri di fascismo in senso sudamericano (autoritarismo e neoliberismo), di aver impostato una campagna elettorale sulla disinformazione, ed è stato avvicinato alle idee dell’alt-right statunitense. Per protestare contro la sua campagna si è formato sui social network il movimento #EleNão (in portoghese: “non lui”) che è sfociato in un insieme di manifestazioni guidate da donne in diverse regioni del Brasile e, con minore intensità, in altri paesi. Soprannominato il «Trump brasiliano» e paragonato al filippino Rodrigo Duterte, Jair Bolsonaro è noto per le diverse dichiarazioni controverse. Oltre all’apprezzamento per la dittatura militare e a dichiarazioni di disprezzo verso i parenti dei desaparecidos, egli ha esposto posizioni estremamente reazionarie e conservatrici su questioni come l’omosessualità, la parità di diritti tra uomo e donna, il razzismo verso i neri, gli indios, il Massacro di Carandiru, i non cristiani, la violenza sessuale, il porto d’armi, l’aborto, l’immigrazione e la difesa dell’ambiente. (continua a leggere)