La pena di morte in Italia è stata in vigore fino al 1889 nel codice penale (e reintrodotta sotto il fascismo, dal 1926 al 1947) e fino al 1994 nel codice penale militare di guerra. L’Italia ha poi ratificato il protocollo n. 13 alla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, relativo all’abolizione della pena di morte in qualsiasi circostanza, sottoscritto a Vilnius il 3 maggio 2002. La legge costituzionale 2 ottobre 2007, n. 1 (Modifica all’articolo 27 della Costituzione, concernente l’abolizione della pena di morte), modificando l’art. 27 della Costituzione della Repubblica Italiana ha eliminato le residue disposizioni in tema (eliminando l’ultimo residuo di previsione da parte di leggi militari di guerra), sancendo per via costituzionale la non applicabilità. La pena di morte, contemplata nell’art. 17 e nell’art. 21 del codice penale italiano è oggi da ritenersi abrogata nelle parti in questione. (continua a leggere)