Roberto Colaninno (Mantova, 16 agosto 1943) è un imprenditore e dirigente d’azienda italiano. La sua carriera di manager ha inizio in FIAAM FILTER, azienda italiana di componenti per auto con sede a Mantova, di cui diviene amministratore delegato. Nel 1995 è amministratore delegato di Olivetti nel momento della massima crisi dell’azienda d. In quegli anni Colaninno annuncia che bisogna uscire dall’informatica e trasforma l’azienda in una holding di telecomunicazioni. Vendendo le attività industriali in perdita ma senza riuscire a risanarla. E nel 1998 vende per oltre 7 miliardi di euro anche Omnitel, all’epoca secondo gestore nazionale dei cellulari, ai tedeschi della Mannesmann, società che in seguito verrà assorbita dall’inglese Vodafone. All’inizio del 1999 lancia una offerta pubblica di acquisto (opa) totalitaria su Telecom Italia, la più grande operazione di leveraged buyout mai realizzata in Italia (e una delle più importanti a livello globale). Pagando a tutti gli azionisti un prezzo considerato equo dalla Borsa: è la prima volta che accade in Italia. Come soci dell’operazione ha un gruppo di imprenditori-finanzieri del triangolo Brescia-Cremona-Mantova, soprannominato la razza padana dell’imprenditoria, guidati da Emilio Gnutti e riuniti nella società Hopa S.p.A. e in una finanziaria domiciliata in Lussemburgo di nome Bell. Nel 2002 Colaninno acquista IMMSI (nata dallo scorporo degli immobili della Sirti, società della galassia Telecom operante nel settore delle reti telefoniche), società operante nel settore immobiliare, trasformata da Colaninno in una Holding di Partecipazioni Industriali e quotata in Borsa. Nel 2003 attraverso IMMSI acquista Piaggio con un’operazione di leveraged buyout. La società ha già subito un leveraged buyout nel 1999, quando è stata rilevata dalla Morgan Granfell, banca d’affari che fa capo alla Deutsche Bank. Si trova quindi con un indebitamento di 557 milioni di euro. Così nel 2006 Colaninno la porta in Borsa. (continua a leggere)