Umberto Tupini (Roma, 27 maggio 1889 – Roma, 7 gennaio 1973) è stato un avvocato e politico italiano della Democrazia Cristiana, membro dell’Assemblea Costituente, Sindaco di Roma, più volte ministro e senatore. Fu sindaco di Roma dal 2 luglio 1956 al 10 gennaio 1958, presiedendo una giunta centrista composta da democristiani, liberali e socialdemocratici. Le elezioni comunali erano state condizionate dagli echi dell’inchiesta del settimanale “L’Espresso”, intitolata: “Capitale corrotta-Nazione infetta!”[2], con la quale si denunciavano le speculazioni edilizie nella capitale, attribuendone la responsabilità all’amministrazione uscente e alla Società Generale Immobiliare, proprietaria di numerosi terreni divenuti edificabili. (continua a leggere)