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Agenda 2030

Agenda 2030 che atteggiamento hanno Italia e UE

da | 12 Giu 2022 | clima accordi internazionali, UE

Clima accordo di Parigi

Agenda 2030 che atteggiamento hanno Italia e UE. L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU. L'Agenda contiene i 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile  in un grande programma d’azione per un totale di 169 ‘target’ o traguardi. L’avvio ufficiale del programma ha coinciso con l’inizio del 2016, segnado così la strada da percorrere nell’arco dei prossimi 15 anni: i Paesi, infatti, si sono impegnati a raggiungere gli obiettivi dell’Agenda entro il 2030.

ma in Italia quanto è conosciuta l'Agenda 2030?

Malauguratamente poco, molto poco, troppo poco. Sotto gli occhi di tutti è la scarsa copertura mediatica, che certo non può essere compensata dall’introduzione dell’Agenda fra i macrotemi dell’Educazione civica, appena entrata nelle scuole e ancora marginale, benché non manchino già esperienze interessanti.

Del resto, il fatto che l’Agenda 20330 non sia intercettata dai radar dell’informazione di massa, si spiega con la natura stessa dell’informazione e del suo funzionamento. Se il giornalismo si occupa di news, cioè di cose successe in un momento preciso nel tempo e nello spazio, su cui possiamo scrivere velocemente pezzi e opinioni, magari con l’obiettivo di catturare un po’ d’attenzione in più, un po’ di click in più, magari con associate polemiche, capaci di suscitare reazioni emotive, magari con obiettivi di posizionamento politico, magari un mix di tutte queste cose, sarà quasi impossibile trovare spazio per un argomento che si presenta, come accade per l’Agenda, esclusivamente proiettato nel futuro. Ma il futuro si costruisce nel presente, oppure non lo si costruisce.

ci sono eccellenze anche nel nostro Paese

Del resto, quando diciamo che, probabilmente, il tema dell'Agenda 2030 è poco conosciuto in Italia ci riferiamo al grande pubblico e ai grandi media generalisti. Esistono tuttavia eccezioni eccellenti e soggetti, nel mondo delle associazioni e delle fondazioni, che sul tema dell'Agenda 2030 e su quello dello sviluppo sostenibile sono molto attivi e giocano un ruolo molto importante. Tra questi, per ampiezza di contenuti informativi e di iniziative, segnaliamo 

Agenda 2030 che atteggiamento hanno Italia e UEl'Alleanza Italiana per lo sviluppo sostenibile ((ASVIS)  con ai vertici Marcella Mallen e Pierluigi Stefanini

Agenda 2030 che atteggiamento hanno Italia e UEla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile con ai vertici Edo Ronchi  (presidente) e Raimondo Orsini (direttore)

Anche il mondo delle imprese non è del tutto insensibile al tema dello Sviluppo sostenibile. Ne è una testimonianza la lista delle Leader della sostenibilità 2022, frutto della collaborazione tra Il Sole 24Ore e la società di ricerche di mercato Statista: la lista, che censisce le 200 migliori (più sensibili) imprese italiane, comprende grandi e medio imprese appartenenti ad diversi settori imprenditoriali: dal mondo delle multiutility a quello delle banche, dalla moda all'industria alimentare, ecc,..

 

la posizione dell’Italia nel perseguimento degli obiettivi dell’Agenda

tratto da Con la pandemia l’Italia ha perso posizioni in Europa

 

L’Italia è attualmente in seconda posizione in Europa per gli Obiettivi dell’Agenda 2030 in materia di agricoltura e consumo e produzione responsabili, ma penultima su lavorodisuguaglianzepacegiustizia e istituzioni solide. Sotto alla media europea la situazione per contrasto alla povertàeducazioneacquaimprese e infrastruttureterritoricooperazione.

È quanto emerge da uno studio pubblicato il 10 giugno dall’ASviS che, sulla base di dati Eurostat, ha messo a confronto i 27 Paesi dell’Unione europea in una prospettiva decennale e ha offerto una prima valutazione quantitativa dell’impatto della pandemia sul raggiungimento dei 17 Obiettivi dell’Agenda Onu in Europa.

L’analisi è stata presentata in sintesi dal presidente dell’ASviS Pierluigi Stefanini a Bologna, in apertura del convegno “Accompagnare le transizioni, contrastare le diseguaglianze” organizzato dalla Regione Emilia-Romagna.

 

 

la situazione dell’Unione europea rispetto agli Obiettivi di sviluppo sostenibile

Nel suo percorso verso i 17 Goal dell’Agenda 2030, l’Unione europea migliora tra il 2010 e il 2020 in undici Goal (2 Alimentazione e agricoltura sostenibili, 3 Salute e benessere, 4 Educazione, 5 Parità di genere, 7 Sistema energetico, 8 Condizione economica e occupazionale, 9 Innovazione, 11 Condizioni delle città, 12 Modelli sostenibili di produzione e consumo, 13 Lotta al cambiamento climatico, 16 Governance e istituzioni), è stabile in due (1 Sconfiggere la povertà, 6 Acqua pulita e servizi igienico-sanitari) e peggiora in tre (10 Disuguaglianze, 15 Ecosistemi terrestri e 17 Cooperazione internazionale).

Tale quadro, però, diventa più critico se si analizza l’ultimo anno disponibile, su cui incidono gli effetti del primo anno della pandemia. Tra il 2019 e il 2020 si ha un complessivo rallentamento nei miglioramenti riscontrati negli anni precedenti: i Goal che mantengono un andamento positivo sono tre (SDG_07, SDG_12 e SDG_13), anche se si tratta di risultati prevedibilmente condizionati dai blocchi della circolazione e della produzione attuati dalle autorità durante i lockdown, quelli con un andamento negativo sono quattro (Goal SDG_01, SDG_03SDG_10 e SDG_17) e sei restano stabili (Goal SDG_02, SDG_04, SDG_05SDG_08SDG_09 e SDG_16).

 

 

Agenda 2030 che atteggiamento hanno Italia e UE

La posizione dell’Italia in Europa

Dallo studio risulta che nel 2020 (ultimo anno disponibile) l’Italia è al di sotto della media europea per nove Goal (Povertà, Educazione, Acqua pulita e servizi igienico sanitari, Condizione economica e occupazionale, Innovazione, Disuguaglianze, Città e comunità sostenibili, Governance e istituzioni e Cooperazione internazionale), allineata per cinque Goal (Salute e benessere, Parità di Genere, Sistema energetico, Cambiamenti climatici, Ecosistemi terrestri) e al di sopra per due Goal (Alimentazione e agricoltura sostenibili, Modelli sostenibili di produzione e consumo). Non sono disponibili i dati sul Goal 14 relativo alle condizioni dei mari.

Agenda 2030 che atteggiamento hanno Italia e UE

Le disuguaglianze tra gli Stati membri

Per la prima volta si è analizzato in una prospettiva temporale l’andamento delle differenze territoriali, una analisi che ha consentito di valutare se il livello di disuguaglianze tra gli Stati europei sia aumentato o diminuito nel tempo, valutando così l’impatto delle politiche di convergenza adottate a livello comunitario. Secondo lo studio, le disuguaglianze sono diminuite in sette Goal (1, 2, 3, 6, 11, 13, 16), sono rimaste stabili in sei Goal (4, 5, 8, 9, 15, 17) e aumentate in tre Goal (7, 10, 12).