La nostra Costituzione è quella votata nel 1948?
La nostra Costituzione è quella votata nel 1948?
Sostanzialmente sì, l’impianto di massima ha retto negli anni e la formulazione del testo ha permesso alla Costituzione di adattarsi, anche senza che si rendesse necessaria una riforma, all’evolversi dei tempi, della società, del progresso tecnologico, dei diritti.
Nella storia della Repubblica vi sono state ben 16 riforme costituzionali. La maggior parte delle riforme approvate ha raggiunto nella votazione finale la maggioranza dei due terzi dei componenti di ciascun ramo del Parlamento. In cinque occasioni (leggi cost. 1/1989, 1/1992, 1/2000, 1/2001, 1/2003), si è raggiunta la maggioranza assoluta nella seconda delibera ma nessuno ha avanzato richiesta di referendum. In quattro occasioni le revisioni costituzionali sono state oggetto di referendum: la legge di revisione del Titolo V della Costituzione del 2001, la cosiddetta devolution del 2006, la riforma Renzi-Boschi del 2016 e la legge di revisione per la riduzione del numero dei parlamentari del 2020.
Il referendum del 2001 ha avuto esito positivo e la riforma è diventata legge a tutti gli effetti. Al contrario, i progetti di revisione costituzionale del 2006 e del 2016 hanno avuto esito negativo (la maggioranza dei votanti si è schierata per il no. Al voto del 20 e 21 settembre 2020 un’ampia maggioranza dei votanti, pari circa al 70%, si è espressa a favore della modifica che riduce il numero di deputati (da 630 a 400) e senatori (da 315 a 200).
la legge di revisione del Titolo V della Costituzione del 2001
la cosiddetta devolution del 2006
la riforma Renzi-Boschi del 2016
riduzione del numero dei parlamentari del 2020.
di seguito elenchiamo le revisioni al testo costituzionale approvate sino ad oggi
legge cost. 2/1963
modifica degli artt. 56, 57, e 60
630 315
deputati senatori
e venne modificata la durata del Senato da 6 anni a 5, allineandola a quella della Camera dei Deputati
legge cost. 3/1963
modifica degli artt. 57 e 131
venne istituita la Regione Molise.
legge cost. 2/1967
modifica dell’art. 135
la durata della carica di giudice della Corte Costituzionale passò
da 12 a 9 anni
Legge cost. 1/1989
modifica degli artt. 96, 134 e 135
con tale riforma la giurisdizione dei reati ministeriali fu demandata alla magistratura ordinaria.
legge cost. 1/1991
modifica dell’art. 88
fu introdotta un’eccezione al divieto per il Capo dello Stato di sciogliere le camere durante i suoi ultimi sei mesi di mandato. Tale potere rimane esercitabile laddove il c.d. “semestre bianco” coincida con gli ultimi sei mesi della legislatura
legge cost. 1/1992
modifica dell’art. 79
la revisione aggravò il procedimento di approvazione delle leggi di amnistia (maggioranza dei 2/3 di ciascuna Camera), e introdusse altresì il divieto di applicabilità delle leggi di amnistia e indulto per reati commessi successivamente alla presentazione del disegno di legge.
legge cost. 3/1993
modifica dell’art.68
fu abolita l’autorizzazione a procedere in giudizio contro i parlamentari da parte della Camera di appartenenza.
legge cost. 1/1999
modifica artt. 121, 122, 123 e 126
tale riforma modificò la forma di governo regionale nonché l’autonomia statutaria delle Regioni a statuto ordinario
legge cost. 2/1999
modifica dell’art. 111
la legge portò a inserire il principio del giusto processo in Costituzione (nel rispetto del contraddittorio tra le parti, in condizioni di parità, davanti a giudice terzo e imparziale, e con procedimenti di ragionevole durata)
legge cost. 1/2000
modifica dell’art. 48
la revisione intervenne istituendo la circoscrizione estero per l’esercizio del voto e la rappresentanza dei cittadini residenti all’estero
legge cost. 1/2001
modifica degli artt. 56 e 57
fu introdotto un numero fisso di deputati e senatori eletti dai cittadini italiani residenti all’estero: 12 per la Camera, 6 per il Senato
legge cost. 3/2001
modifica degli artt. 114, 115, 116, 117, 118, 119, 120, 123, 124, 125, 127, 129, 130 e 132.
La revisione del Titolo V del 2001 modificò il riparto di competenze legislative, amministrative e finanziarie tra Stato, Regioni ed enti locali, introdusse le Città metropolitane e sistemi di regionalismo differenziato e abrogò gli artt. 115, 124, 125, primo comma, 128, 129 e 130 della Costituzione
legge cost. 1/2003
modifica dell’art. 51
la riforma introdusse il principio della promozione delle pari opportunità tra uomini e donne da parte della Repubblica nei pubblici uffici e per le cariche elettive.
legge cost. 1/2007,
modifica dell’art. 27
si abrogò la previsione che contemplava la pena di morte in Italia nei casi previsti dalle leggi militari in tempo di guerra. (vedi la Convenzione Europea per i diritti dell'uomo)
legge cost. 1/2012
modifica artt. 81, 97, 117 e 119
fu introdotto in Costituzione il principio del cd. “equilibrio di bilancio”, dietro la richiesta dell’Unione europea, formalizzata nel Trattato sul Fiscal Compact
legge cost. 1/2020
modifiche agli articoli 56, 57 e 59
in materia di riduzione del numero dei parlamentari
18 ottobre 2021, n. 1
modifica art. 58 cost.
25 ⇒ 18
età per eleggere i senatori
abbassa da 25 a 18 anni l'età per eleggere i componenti del Senato della Repubblica
legge cost. ,
modifica dell’art. 27
legge tesa a inserire la tutela dell'ambiente tra i princìpi fondamentali della Costituzione
Nasce a Bologna nel 1982. È assegnista di ricerca presso l’Università di Enna Kore e docente di diritto regionale nel Corso di Laurea in Giurisprudenza dell’Università di Bologna. Si occupa di diritto regionale e fenomeni di secessione, di pubblica sicurezza, diritti sociali e di silenzi nel diritto costituzionale. (vedi il sito Pillole Ricostituenti)