Europa
casa comune: questioni controverse
Dove va l’Unione europea? Quale sarà il suo futuro assetto istituzionale? Sembra una domanda per addetti ai lavori, ma ci riguarda tutti. Andiamo verso uno scenario federale, nel quale si accrescono le materie di competenza comunitaria, allargandosi alla difesa, alla politica estera e al fisco – gli ambiti chiave della sovranità – o prevarrà invece un’opzione confederale, dove gli stati conserveranno l’ultima parola? E adesso, l’Unione che cosa è, una federazione o una confederazione?
Nella pagina Definizioni, Romano Prodi illustra il concetto di “rappresentanza”. Porsi il problema della rappresentanza nella UE – chi rappresentano davvero le istituzioni che la compongono? Attraverso quali forme esse sono legittimate a rappresentare la volontà dei cittadini europei? – equivale a porre un problema di democrazia o, meglio, di democraticità della UE. E non è un problema da poco.
Angelo Panebianco prova a mettere in luce, nell’intervento che segue, aspetti critici e prospettive, relativi alle due questioni, fra esse correlate, del federalismo/confederalismo e del deficit democratico dell’UE.
Angelo Panebianco
Politologo e saggista italiano. Ha svolto attività di ricerca presso la Harvard University, l’Università della California a Berkeley, la London School of Economics and Political Science. E’ editorialista del “Corriere della sera”. Dal 1989 è stato professore alla Università di Bologna, dove negli ultimi anni ha insegnato Sistemi internazionali comparati presso la Scuola di Scienze politiche.