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Organismi internazionali legati ai processi migratori

da | 9 Ott 2020 | fenomeni migratori, Organismi Internazionali

Organizzazione internazionale per le migrazioni (IOM)

L'Organizzazione internazionale per le migrazioni (IOM/OIM) è un'organizzazione internazionale fondata nel 1951 che si occupa di migrazioni.

La sede principale è a Le Grand-Saconnex   presso Ginevra mentre uffici locali sono presenti in oltre 100 nazioni. L'Italia è uno dei paesi fondatori dell'OIM. Attualmente gli Stati membri sono 173 (scarica il Pdf).  Dal settembre 2016 l'OIM è un'agenzia collegata delle Nazioni Unite.

 

Organismi internazionali legati ai processi migratori

La storia

L'OIM, inizialmente conosciuta con il nome di Comitato Intergovernativo Provvisorio per il Movimento dei Migranti dall'Europa (PICMME), è stata fondata nel 1951 in seguito alla situazione di caos e di movimenti migratori che caratterizzarono l'Europa dopo la Seconda Guerra Mondiale.

Nata con il mandato di aiutare i governi europei nell'identificazione di paesi di reinsediamento per circa 11 milioni di persone che erano state sradicate dalla loro patria a causa della guerra, l'Organizzazione si occupò, nel corso degli anni '50, del trasporto di quasi un milione di migranti. Il susseguirsi di nomi - da PICMME a Comitato Intergovernativo per la Migrazione Europea (CIME) nel 1952, fino ad arrivare a Comitato Intergovernativo per la Migrazione (ICM) nel 1980 e infine a Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) nel 1989 - riflette la transizione operata dall'organizzazione, divenuta, da agenzia 'logistica', una vera e propria Agenzia sulla Migrazione.

L'OIM nella sua storia ha visto il susseguirsi di disastri operati dall'uomo (la crisi ungherese del 1956, quelle cecoslovacca del 1968 e cilena del 1973, il dramma dei Boat People vietnamiti del 1975, i conflitti in Kuwait del 1990 e quelle in Kosovo e a Timor nel 1999 ) e disastri naturali (lo tsunami e il terremoto asiatico del Pakistan nel 2004/2005).

Nel corso di questo lasso di tempo il credo dell'organizzazione, ossia il principio che una migrazione ordinata e attuata nel rispetto della dignità umana porti benefici sia ai migranti sia alla società, ha guadagnato un ampio e fermo supporto internazionale.

Dal ruolo iniziale di agenzia logistica e operazionale, l'OIM ha ampliato le sue mansioni e la sua identità fino a diventare la principale agenzia internazionale che collabora con governi e società civile al fine di migliorare la comprensione dei fenomeni migratori, favorire lo sviluppo economico e sociale attraverso la migrazione e difendere la dignità e il benessere dei migranti. In quanto Agenzia sulla Migrazione, l'OIM è diventata il punto di riferimento nello scottante dibattito globale sulle implicazioni sociali, economiche e politiche della migrazione nel ventunesimo secolo.

L'azione dell'OIM si basa sul principio che una migrazione ordinata e nel rispetto della dignità umana porti benefici sia ai migranti sia alla società.

 

Le finalità

In quanto principale Organizzazione Internazionale specializzata in migrazione, l'OIM opera per:

  • favorire lo sviluppo economico e sociale attraverso la migrazione;
  • difendere la dignità e il benessere dei migranti;
  • sostenere la solidarietà internazionale attraverso l'assistenza umanitaria agli individui in condizioni di bisogno;
  • migliorare la comprensione delle questioni legate all'immigrazione;
  • facilitare il dialogo internazionale sulle tematiche migratorie;
  • offrire consulenze operazionali nel campo della gestione delle migrazioni.

 

Le sedi

L'OIM ha una struttura flessibile e ha oltre 440 uffici dislocati in più di 100 Paesi. L'ufficio di coordinamento per il Mediterraneo ha sede in Via Luigi Giuseppe Faravelli, presso il Casale Strozzi Superiore, 00195 Roma.

I rapporti tra il governo italiano e l'Organizzazione sono regolati dall'accordo di sede, concluso a Roma il 23 giugno 1967, approvato ed eseguito con la legge n. 441 del 22/2/1968 (vedi GU). In esso si definiscono le attività dell'Organizzazione in Italia e si garantisce il raggiungimento degli obiettivi comuni, in accordo con il mandato dell'OIM. La Missione dell’OIM di Roma esercita un ruolo di Coordinamento per i paesi dell’area mediterranea.

Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati 


L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (United Nations High Commissioner for Refugees - UNHCR) è l'agenzia delle Nazioni Unite specializzata nella gestione dei rifugiati; fornisce loro protezione internazionale ed assistenza materiale, e persegue soluzioni durevoli per la loro drammatica condizione.

È la principale organizzazione al mondo impegnata in prima linea a salvare vite umane e a proteggere i diritti di milioni di rifugiati. È stata fondata il 14 dicembre 1950 dall'Assemblea generale, iniziando ad operare dal 1º gennaio del 1951. Assiste oltre 60 milioni di persone e ha vinto due premi Nobel per la pace, rispettivamente nel 1954 e nel 1981.

Organismi internazionali legati ai processi migratoriL'attuale alto commissario
delle Nazioni Unite per i rifugiati è
Filippo Grandi

I beneficiari dell'UNHCR 

i rifugiati: definiti dalla convenzione del 1951 sullo Statuto dei rifugiati come persone che: «nel giustificato timore d'essere perseguitato per la sua razza, la sua religione, la sua cittadinanza, la sua appartenenza a un determinato gruppo sociale o le sue opinioni politiche, si trova fuori dello Stato di cui possiede la cittadinanza e non può o, per tale timore, non vuole domandare la protezione di detto Stato; oppure a chiunque, essendo apolide e trovandosi fuori dei suo Stato di domicilio in seguito a tali avvenimenti, non può o, per il timore sopra indicato, non vuole ritornarvi»

i rimpatriati: coloro che, essendo rifugiati, chiedono di poter tornare nel proprio paese d'origine

i richiedenti asilo: coloro che, lasciato il loro paese d'origine e avendo inoltrato una richiesta d'asilo, sono in attesa di una risposta dal paese ospitante per ottenere lo status di rifugiato

gli apolidi: coloro che non hanno la cittadinanza in nessuno Stato

gli sfollati interni (IDP, Internally Displaced Persons): coloro che sono costretti a spostarsi per conflitti o cause naturali all'interno della propria nazione

Inizialmente, l'UNHCR aveva il mandato di occuparsi dei soli rifugiati; successivamente l'incarico è stato ampliato. Secondo i dati forniti da UNHCR stessa, nel 2019 sono circa 70,8 milioni le persone sotto la sua protezione. È attiva e presente in 134 Paesi.

L'UNHCR è inoltre rappresentato globalmente da diversi ambasciatori di pace, scelti tra le persone più famose e popolari al mondo. Attualmente posseggono questo titolo Barbara Hendricks, Adel Imam, Angelina Jolie, Giorgio Armani, Boris Trajanov, Julien Clerc, George Dalaras, Osvaldo Laport, Khaled Hosseini e Muazzez Ersoy. In precedenza, hanno avuto questo titolo anche Richard Burton, Nazia Hassan, James Mason e Sophia Loren. Di recente, è l’attore Alessandro Gassmann a ricoprire questo ruolo e anche il famoso cantante anglo-libanese Mika

Organismi internazionali legati ai processi migratori

Alessandro Gassmann per UNHCR in Siria: "Mancano cibo, cure, scuola, aiutiamoli"

17 marzo 2021 - HuffPost

Organismi internazionali legati ai processi migratoriAlessandro Gassman chiede aiuto per la popolazione siriana. "Sono passati 10 anni dall’inizio della guerra in Siria – dice Gassman – e la popolazione, che ho incontrato in missione con l'UNHCR – l'Agenzia ONU per la tutela dei Rifugiati in tutto il mondo – in Libano e in Giordania è allo stremo. Il 70% dei rifugiati – spiega - vive in assoluta povertà, mancano cibo e cure mediche e i bambini sono i più colpiti. Dona ora – conclude l'attore - per evitare che sparisca un’intera generazione”. Sono oltre 5.5 milioni i siriani attualmente rifugiati in oltre 130 paesi del mondo; il 70% di loro vive in condizioni di totale povertà, 1.6 milioni sono bambini minori di 10 anni, un'intera generazione segnata che, oltre a soffrire la fame e il freddo, si vede spesso negato anche il diritto all'istruzione. In Siria sono 6.7 milioni gli sfollati interni e 12.4 milioni di persone soffrono la mancanza di cibo, il 60% dell'intera popolazione. Quasi 9 siriani su 10 vivono sotto la soglia di povertà.