Migrazioni
e migranti: questioni controverse
Come abbiamo visto nella pagina Intersezioni, le prospettive demografiche dei paesi europei e in particolare dell’Italia, così come le caratteristiche del mercato del lavoro, ci dicono in modo incontrovertibile che di immigrazione abbiamo bisogno. A questa consapevolezza si accompagna tuttavia, nell’opinione pubblica, una preoccupazione, che talvolta diventa allarme sociale. Che l’immigrazione porti con sé un aumento della criminalità e che, quindi, costituisca un pericolo per la sicurezza.
La questione che affrontiamo qui è la seguente: quanto tale percezione, così diffusa in termini di senso comune, riflette un dato effettivo e corrisponde al vero? Quanto invece essa è orientata e alimentata da alcuni media e da una parte della politica, e si fonda meno sulla conoscenza della realtà che su un pregiudizio? Che rapporto c’è fra politiche di accoglienza e integrazione e sicurezza sociale, nel caso specifico degli immigrati?
Abbiamo chiesto di aiutarci a rispondere a Rossella Selmini, esperta di politiche della sicurezza e criminologa dell’Università di Bologna.
una precisazione sui termini utilizzati
nel corso del suo intervento, Rossella Selmini richiama i termini Daspo e Daspo Urbano ma che cosa vogliono dire?
Daspo. D.A.SPO acronimo di Divieto di Accedere alle manifestazioni SPOrtive; è una misura prevista dalla legge italiana al fine di impedire aggressioni violente nei luoghi degli avvenimenti sportivi.
Daspo Urbano. Introdotto nel 2017, prevede il divieto di accedere a un determinato luogo per motivi di ordine pubblico a carico di chi abbia posto in essere condotte in contrasto con il decoro urbano.
Rossella Selmini
Professoressa Associata di Criminologia all’Università di Bologna. Ha svolto attività di ricerca e insegnamento presso varie università italiane e straniere e in particolare, dal 2013 al 2019, ha insegnato presso l’Università del Minnesota. Parallelamente all’attività accademica, ha lavorato in passato presso il Servizio “Politiche per la sicurezza urbana e la polizia locale” della Regione Emilia– Romagna, dove ha diretto progetti di ricerca, nazionali ed europei e svolto consulenza ai decisori politici.