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Organizzazioni non governative legate ai processi migratori

Organizzazioni non governative legate ai processi migratori

da | 11 Ott 2020 | Organismi Internazionali, fenomeni migratori

L'articolo vuole fare il punto sul tema: quante e quali sono le Organizzazioni non governative legate ai processi migratori.

Una organizzazione non governativa (ONG) è un'organizzazione senza fini di lucro che è indipendente dagli Stati e dalle organizzazioni governative internazionali. Sono organizzazioni molto diverse tra di loro, impegnate in una vasta gamma di attività, spesso a carattere umanitario o sociale, assumendo forme giuridiche differenti nelle varie parti del mondo: alcune possono avere lo status di enti benefici, mentre altre possono essere registrate per l'esenzione fiscale basata sul riconoscimento di scopi sociali. Altre possono costituire dei fronti per interessi politici, religiosi o di altro tipo. Tipicamente sono finanziate tramite donazioni oppure da elargizioni di filantropi, sebbene tutte quelle più grandi siano sostenute anche da denaro pubblico.

Alcune delle ONG operano nel Mediterraneo salvando molti barconi in grossa difficoltà. Queste azioni sono, a volte, entrate in collisione con i governi italiani (di recente Gentiloni e Conte1) che hanno minacciato di chiudere i porti italiani alle ONG straniere. Una minaccia che sta sollevando nuove preoccupazioni tra le organizzazioni che operano in mare, sotto attacco già da mesi , e contribuisce, ancora una volta, a diffondere le imprecisioni sull’attività di chi lavora nel Mediterraneo Centrale. «Capiamo lo stress a cui è sottoposto il sistema di accoglienza italiano», aveva detto Michele Trainiti responsabile di Medici Senza Frontiere per le operazioni di ricerca e soccorso, spiegando però che «Ogni operazione di salvataggio è coordinata dalla Guardia Costiera Italiana. Non siamo noi che decidiamo dove andare», e ricordando che «In realtà le ONG sono responsabili solo del 30% dei salvataggi nel Mediterraneo». (Secondo Frontex negli ultimi sei mesi del 2016 il numero sarebbe 40% n.d.r.).

Inizialmente questo articolo riportava anche un elenco delle varie navi attive nel Mediterraneo votate al salvataggio di migranti, tuttavia questo elenco non è affatto stabile nel tempo; abbiamo deciso di non pubblicarlo e per chi fosse interessato può eseguire una ricerca in rete; ad esempio si può consultare Quante Ong stanno soccorrendo i migranti nel Mediterraneo (ottobre 2022)

Ma quante sono le ONG straniere che operano in mare? In realtà la maggioranza. Ecco chi sono:

Emergency

Organizzazioni non governative legate ai processi migratoriEmergency – Life Support for Civilian War Victims, meglio nota con la denominazione breve Emergency, è un'associazione umanitaria italiana, fondata il 15 maggio 1994 a Milano da Gino Strada (1948-2021) e dalla moglie Teresa Sarti, insieme a Carlo Garbagnati e Giulio Cristoffanini. Essa ha ottenuto il riconoscimento giuridico di organizzazione non lucrativa di utilità sociale (ONLUS) nel 1998 e di organizzazione non governativa (ONG) nel 1999. Dal 2015 ha uno stato consultivo speciale presso il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite Gli obiettivi dichiarati di Emergency sono offrire cure mediche e chirurgiche gratuite e di alta qualità alle vittime della guerra, delle mine antiuomo e della povertà[3]; anche grazie al coordinamento e all'attività dei volontari sul territorio, l'associazione promuove attivamente i valori di pace, solidarietà e rispetto dei diritti umani. Nata per fornire soccorso chirurgico nei paesi in guerra, l'associazione ha nel tempo esteso il raggio delle sue attività alla cura delle vittime della povertà in paesi in cui non esistono strutture sanitarie gratuite. Dal 2005 Emergency opera anche in Italia, per garantire a tutti il rispetto del diritto a essere curati sancito anche dalla Costituzione.

Settembre 2022. Emergency ha annunciato di aver comprato una nave per soccorrere le persone migranti che rischiano la vita attraversando il mar Mediterraneo. La nave si chiama Life Support ed è attraccata al porto di Genova per lavori in vista delle prime missioni che inizieranno nei prossimi mesi. Emergency ha già partecipato ad attività di ricerca e soccorso promosse da altre organizzazioni nel Mediterraneo: nel 2016 ha garantito assistenza medica e mediazione culturale sulla nave Topaz Responder dell’associazione MOAS (Migrant Offshore Aid Station). Nell’estate del 2019 è iniziata la collaborazione con la ong spagnola Proactiva Open Arms a bordo dell’omonima nave. Le missioni insieme a Open Arms sono proseguite fino al marzo 2022 per un totale di duemila soccorsi in mare.

Jugend Rettet 

Ong tedesca, presente nel Mediterraneo con 1 nave: la Iuventa; l’equipaggio è formato da volontari.

agosto 2017 - la Juden e l'accusa di favoreggiamento
I ricercatori della Forensic Architecture dell’università di Londra Goldsmiths hanno prodotto tre video – pubblicati in esclusiva da Internazionale, Mediapart e the Intercept – che scagionano l’ong tedesca Jugend Rettet dall’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina nell’inchiesta che ha portato al sequestro della nave Iuventa il 2 agosto 2017. (continua a leggere)

 

IMPORTANTE da Amnesty International 6 agosto 2021

l’Italia, dalla fine del 2016, insieme ad altri paesi dell’Unione Europea e con il sostegno delle istituzioni dell’UE, ha creato un ambiente ostile per i difensori dei diritti umani e le organizzazioni della società civile che svolgono missioni di soccorso in mare, con l’obiettivo di ridurre il numero di persone che raggiungono l’Europa in cerca di protezione o di una vita migliore.  Il procedimento penale nei confronti dell’equipaggio della Iuventa – la nave di soccorso tedesca dell’Ong Jugend Rettet – sta diventando sempre più una cartina di tornasole della capacità e della volontà delle autorità italiane di fermare l’abuso del diritto penale per dissuadere i difensori dei diritti umani dall’assistere rifugiati e migranti in mare. Chiediamo alle autorità italiane di chiudere il caso contro l’equipaggio di Iuventa e le altre Ong; e fermare ogni criminalizzazione dei difensori dei diritti umani e proteggere le loro attività, anche rivedendo la definizione del reato di facilitazione dell’ingresso irregolare.  (scarica il briefing completo)

Lifeboat

Ong tedesca, ha 1 nave, la Minden; l’equipaggio è formato da volontari.

settembre 2017 La Minden nel porto di Cagliari
La Minden, è passata per qualche ora (settembre 2017) nel porto di Cagliari. La nave, che in un anno ha portato in salvo 10mila persone, ritorna in Germania. “Ma la nostra attività non si ferma”, garantiscono i volontari. (continua a leggere)

Medici Senza Frontiere (MSF)

È un’organizzazione internazionale con sede anche in Italia. È presente con 1 nave: Vos Prudence ed è inoltre a bordo della Acquarius di SOS Mediterranée; l’equipaggio è formato da operatori di MSF.

luglio 2017 Vos Prudence bloccata nel porto di Palermo
La nave Vos Prudence di Medici Senza Frontiere è rimasta bloccata al porto di Palermo (luglio 2017). Doveva salpare per continuare a prestare soccorso a migranti in difficoltà nel Mediterraneo, ma nel corso di controlli la Capitaneria di Porto non ha trovato in regola i documenti del direttore di macchina che doveva sostituire un collega sbarcato per motivi familiari. (continua a leggere)

Migrant Offshore Aid Station (MOAS)

È nata a Malta nel 2014, fondata dai coniugi Christopher e Regina Catrambone, ha 1 nave la Phoenix; l’equipaggio è formato da operatori e volontari. Qualche mistero sul fondatore della ONG  (continua a leggere)

Proactiva Open Arms

Organizzazione spagnola presente nelle operazioni di search and rescue con 2 navi: Golfo Azzurro e Open Arms; l’equipaggio è formato da operatori e volontari.

settembre 2020 conclusa l'odissea della Open Arms
Si conclude così l’odissea della Open Arms (settembre 2020), almeno per quanto riguarda i migranti di 18 diversi Paesi partiti da tre diverse città della Libia, che dovranno trascorrere la quarantena sulla Gnv Allegra. Periodo che dovrà affrontare anche l’equipaggio e il team medico di Emergency sulla propria nave, in rada davanti a Palermo. (continua a leggere)

Save the Children


Lavora in 125 Paesi del mondo, è presente anche in Italia. Nel Mediterraneo ha 1 nave: la Vos Hestia; l’equipaggio è formato da operatori di MSF.

ottobre 2017 Vos Hestia bloccata nel porto di Catania
L’operazione di lunedì 23 ottobre 2017 da parte delle Autorità competenti a bordo della nave Vos Hestia di Save the Children presso il porto di Catania "è relativa ad una ricerca di materiali per reati che, allo stato attuale, non riguardano la nostra ong", sono le prime parole della stessa organizzazione non governativa a poche ore dalla perquisizione, durante la quale sono stati sequestrati alcuni pc che erano sull'imbarcazione. (continua a leggere)

Sea-Eye

Organizzazione tedesca, presente con 2 navi. L’equipaggio è formato da volontari.

agosto 2020 La Sea Eye cita in giudizio il governo italiano
L’ong tedesca Sea-Eye ha deciso di citare in giudizio (10 agosto 2020) il ministero delle Infrastrutture e trasporti italiano e l’autorità portuale di Palermo, per aver violato il diritto internazionale del mare in relazione al fermo amministrativo della nave Alan Kurdi disposto il 5 maggio scorso. La nave era entrata nelle acque italiane dopo aver tratto in salvo nei giorni precedenti 150 migranti alla deriva nel Mediterraneo. (continua a leggere)

Sea Watch

Organizzazioni non governative legate ai processi migratoriOrganizzazione tedesca, presente con 2 navi. L’equipaggio è formato da volontari, salita alla ribalta delle cronache europee, ma soprattutto italiane, per il caso Carola Rackete; leggi anche le bufale su Carola tra le quali il padre di Carola Rachete è un mercante d'armi, oppure Carola non ha la patente nautica, i parlamentari in visita sulla Sea Watch hanno banchettato ... 

 

Sos Mediterranée

È un’associazione umanitaria internazionale, Italo-Franco-Tedesca. È presente con 1 nave, l’Acquarius dove l’assistenza medica a bordo è garantita da MSF, l’equipaggio è formato da operatori e volontari.

giugno 2018 negato l'accesso alla Acquarius
Domenica 10 giugno 2018 il ministro dell’Interno e vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, non ha concesso l’autorizzazione alla nave Aquarius della flotta della Ong Medici Senza Frontiere di fare ingresso in un porto italiano. Aquarius, che ha a bordo oltre 600 migranti, è l’unica nave di una ong al momento presente nel Mediterraneo. A bordo si trovano 629 migranti, tra cui 123 minori non accompagnati, 11 bambini e 7 donne incinte. (continua a leggere)

Guardia costiera – Capitaneria di porto


Alle Capitanerie di porto sono storicamente affidate la disciplina e la vigilanza su tutte le attività marittime e portuali, riconosciute con il Regio Decreto che il 20 luglio 1865 ha sancito la nascita formale del Corpo.
Organizzazioni non governative legate ai processi migratorisito ufficiale

Competenze

Il Corpo delle Capitanerie di porto - Guardia Costiera, svolge compiti relativi agli usi civili del mare ed è inquadrato funzionalmente ed organizzativamente nell’ambito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti al quale si riconducono i suoi principali compiti istituzionali. Il Corpo, inoltre, opera in regime di dipendenza funzionale dai diversi Dicasteri, tra i quali il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio​ e del mare, e il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, che si avvalgono della sua organizzazione e delle sue competenze specialistiche.

 

Organizzazioni non governative legate ai processi migratori

 

Tra le citate competenze, in primis, la salvaguardia della vita umana in mare, della sicurezza della navigazione e del trasporto marittimo, oltreché la tutela dell’ambiente marino, dei suoi ecosistemi e l’attività di vigilanza dell’intera filiera della pesca marittima, dalla tutela delle risorse a quella del consumatore finale. A queste ultime si aggiungono le ispezioni sul naviglio nazionale mercantile, da pesca e da diporto, condotta anche sulle navi mercantili estere che scalano i porti nazionali.

 

Ordinamento e Organizzazione

Quale Corpo specialistico della Marina Militare, le Capitanerie esercitano in regime di concorso, funzioni di ordine militare nelle forme tipiche previste dalla legge. L’attuale organico consta di 11.000 uomini e donne, distribuiti in una struttura capillare costituita da 15 Direzioni Marittime, 55 Capitanerie di porto, 51 Uffici Circondariali Marittimi, 128 Uffici Locali Marittimi e 61 Delegazioni di Spiaggia, mediante la quale il Corpo continua ad esercitare le proprie molteplici attribuzioni, sul mare e lungo le coste del Paese.