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Gruppi governativi G20

Gruppi governativi G20

da | 8 Ott 2021 | G20, Gruppi governativi

Gruppi governativi G20
Gruppi governativi G20

Il Gruppo dei 20 (o G20) è un forum dei leader, dei ministri delle finanze e dei governatori delle banche centrali, creato nel 1999, dopo una successione di crisi finanziarie per favorire l'internazionalità economica e la concertazione tenendo conto delle nuove economie in sviluppo. Di esso fanno parte i 20 paesi più industrializzati (quelli del G7 in primis) con l'eccezione di Spagna e Paesi Bassi (sono presenti invece Argentina e Sudafrica). È presente, come organo coordinante, l'Unione europea (Presidente del Consiglio Europeo e Presidente della Commissione). L'elenco dei Paesi vede: Arabia Saudita, Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cina, Corea del Sud, Francia, Germania, Giappone, India, Indonesia, Italia, Messico, Regno Unito, Russia, Stati Uniti, Sud Africa, Turchia e Unione Europea

Il G20 rappresenta i due terzi del commercio e della popolazione mondiale, oltre all'80% del PIL mondiale. Sono presenti anche alcune tra le maggiori organizzazioni internazionali.

Gruppi governativi G20

2021
Italia
Mario Draghi

2022
Indonesia
Joko Widodo

 

2023
India
Narendra Modi

2024
Brasile 
Lula da Silva

2035
next Italia


G20 - 2024 Brasile

Rio de Janeiro è stata scelta per ospitare il G20 nel novembre 2024: lo rende noto il quotidiano O Globo, secondo cui le autorità brasiliane hanno scelto la metropoli invece della capitale, Brasilia, per il vertice, che si svolgerà per la prima volta in Brasile.


G20 - 2023 India

Dopo la cerimonia di apertura il via ai lavori del summit. L'Unione africana diventa membro permanente del G20. Grandi assenti Putin e Xi Jinping. Meloni ha visto il britannico Sunak, previsti bilaterali con l'indiano Modi e il cinese Qiang Tanti gli argomenti sul tavolo: clima, energia, sicurezza alimentare, ma anche empowerment femminile, salute, intelligenza artificiale e digitalizzazione e soprattutto il conflitto in Ucraina e la questione migratoria. Tre i macrotemi su cui saranno chiamati al confronto i leader mondiali nella capitale indiana: l'agenda prevede una prima sessione intitolata One Earth, questa mattina, quindi One Family nel pomeriggio e l’ultima, domenica mattina, denominata One Future.

Il premier indiano Narendra Modi evita, con l'appoggio del presidente americano Joe Biden, che il suo summit a New Delhi si concluda per la prima volta senza una dichiarazione finale, incassa l'ingresso a pieno titolo dell'Unione africana nel gruppo dei principali Paesi più industrializzati ed emergenti (in maniera non tanto dissimile dalla presenza dell'Unione Europea)..

Unione Africana

L'Unione africana (UA) è un'organizzazione internazionale e area di libero scambio comprendente tutti gli Stati africani, con sede ad Addis Abeba, in Etiopia, e a Midrand, in Sudafrica.

Si tratta di un'organizzazione regionale relativamente giovane, nata ufficialmente con il primo vertice dei capi di Stato e di governo del 9 luglio 2002 a Durban, in Sudafrica, durante il quale ne assunse la presidenza Thabo Mbeki, presidente sudafricano. Nel corso del vertice, al quale presenziava tra gli altri il segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan, furono sottoscritti i primi atti riguardanti gli organi dell'Unione, ovvero il protocollo relativo allo stabilimento del Consiglio di pace e sicurezza e lo statuto della commissione, e furono stabilite regole e procedure per l'Assemblea, il consiglio esecutivo e il comitato dei rappresentanti permanenti.

L'Unione conta 55 membri, comprendendo tutti gli Stati internazionalmente riconosciuti del continente africano, e la Repubblica democratica araba dei Sahrawi (Stato a limitato riconoscimento internazionale e de facto territorio conteso con il Marocco). Non ne fanno parte i territori posseduti dagli Stati europei. Il Marocco, che già si era ritirato dall'Organizzazione dell'unità africana il 12 novembre 1984 a seguito all'ammissione della Repubblica Democratica Araba dei Sahrawi nell'Organizzazione dell'Unità Africana, è stato riammesso il 30 gennaio 2017. Il Niger è sospeso a causa del colpo di Stato nel 2023. (continua a leggere su Wikipedia)

vai al sito dell'Unione


G20 - 2022 Indonesia

Una bilaterale storica alla vigilia del G20 che si apre il 15 novembre a Bali, in Indonesia. Un’overture degna di un Summit che si profila particolarmente caldo visto l’elenco dei problemi: instabilità finanziaria globale e un’incombente recessione, la fame nel mondo esacerbata dal conflitto alle porte dell’Europa, le crescenti tensioni in Asia, la lotta al cambiamento climatico, le turbolenze sociali innescate dalla pandemìa. Un G20 tra i più complessi nei 14 anni di vita di un’istituzione multilaterale che in Indonesia dovrà cercare una conferma alle ragioni della propria esistenza e trovare l’antidoto a nuovi rischi, il drammatico default dello Sri Lanka è una ferita ancora aperta.

G20: 2021 il Vertice di Roma

Il Vertice dei Capi di Stato e di Governo dei Paesi appartenenti al G20 si terrà a Roma dal 30 al 31 ottobre del 2021 e conterà sulla presenza dei membri del G20, di alcuni Paesi invitati e dei rappresentanti di alcune delle principali organizzazioni internazionali e regionali. All’evento è tradizionalmente prevista la partecipazione dei Ministri dell’Economia. Il Vertice, momento culminante dell’esercizio G20, costituisce il punto di arrivo, a livello di Leader, dell’intenso lavoro svolto durante l’anno nelle riunioni ministeriali, nei gruppi di lavoro e nelle riunioni degli Engagement Groups.

2021 il G20 in Italia: in un momento in cui l'immagine e la credibilità del nostro paese sembra essere in crescita, è questa un'occasione quasi irripetibile nel breve tempo. Molti sono i temi ovviamente discussi nei diversi incontri che si sono avvicendati e molti altri ancora avverranno: abbiamo scelto tra questi alcuni che ci sembrano di particolare interesse per i lettori di Civitas, attingendo come spesso facciamo da autorevoli articoli tratti dalla stampa on line. in particolare i temi trattati sono: Salute, Istruzione, Tassazione, Clima e Cultura.

Gruppi governativi G20vedi l'articolazione del G20 in Italia

 

G20: che cosa sono gli Engagement Groups?

In un’ottica di inclusione e partecipazione allargata, il processo decisionale del G20 è stato arricchito nel corso degli anni con il coinvolgimento di “attori sociali”, che si riuniscono nei cosiddetti “Engagement Groups”. 

Gruppi governativi G7 e G20Gli Engagement Groups si occupano di molteplici filoni, di grande rilievo per i lavori del G20. Seguono in particolare i temi dell’imprenditoria, del lavoro, della gioventù, dell’empowerment femminile, delle politiche urbane, dello sviluppo sostenibile e della lotta contro le disuguaglianze. Sono inoltre impegnati nella promozione del lavoro dei think tank e delle università, delle scienze sociali e naturali.  Questi gruppi conducono i loro lavori in modo indipendente rispetto ai Governi, presentando formalmente alla Presidenza le loro raccomandazioni prima del Vertice finale.

Gruppi governativi G20vai al sito del G20

Gruppi governativi G20 vai al sito dell'’Engagement Group

Engagement Group Women 20 (W20)

Nel 2015 viene istituito l'Engagement Group Women 20 (W20) con l'obiettivo di promuovere una prospettiva di genere nelle discussioni del G20, favorendo l’uguaglianza di genere e l’emancipazione femminile. In quella occasione vengono presentate proposte e misure per promuovere la partecipazione economica delle donne nei paesi aderenti al G20 e rafforzare il loro contributo nella vita economia e sociale.  

Già nel 2014 durante il Summit del G20 in Australia i paesi aderenti hanno fissato l'obiettivo di ridurre del 25% il gap occupazionale femminile entro il 2025 (“25 by 25”). In seguito, il rafforzamento delle presenza femminile nelle politiche economiche e sociali ha guidato il lavoro della presidenza del G20 di Cina, Germania, Argentina, Giappone ed Arabia Saudita. 

Nell'anno di Presidenza italiana del G20, il W20 è presieduto da Linda Laura Sabbadini. Il gruppo di delegate internazionali anima di una serie di iniziative per promuovere l'empowerment femminile nelle economie mondiali i cui risultati confluiranno in una riunione finale che si terrà a Roma dal 13 al 15 luglio 2021.

13 luglio 2021. A presentarlo questa mattina alla Camera dei deputati sono state Linda Laura Sabbadini, chair del W20 e direttrice Istat, Elvira Marasco, coordinator del W20, e Martina Rogato, sherpa del W20. Ad introdurre i lavori la vicepresidente della Camera Maria Elena Spadoni che ha spiegato: "La presidenza italiana del G20 è una grande opportunità. All'interno del G20 sarà fondamentale parlare della questione femminile, del gender pay gap e della lotta agli stereotipi. Fino a quando sarà discriminato il 50% della popolazione mondiale ci saranno sempre delle perdite". Sabbadini ha prospettato "un summit bellissimo. Ci auguriamo che il summit sia chiuso dal premier Draghi come accaduto in tutte le edizioni precedenti - ha aggiunto - W20 proporrà una piattaforma molto varia con una nuova visione: le donne sono la metà del mondo non una minoranza a cui dare briciole o carità". "Siamo 98 delegate da ogni parte del mondo", le parole di Rogato (continua su Ansa)

Engagement Group Business 20 (B20)

Il B20 è uno degli “engagement group” istituiti dal G20. Riunisce imprenditori e associazioni industriali. Nell’anno della presidenza italiana del G20, è stato organizzato da Confindustria e presieduto da Emma Marcegaglia. L’8 ottobre Marcegaglia consegnerà a Mario Draghi un “policy paper” articolato in 32 raccomandazioni, 93 “call to action” e 37 Kpi (Key performance indicator) per misurare l’effettiva attuazione delle proposte. Ci saranno anche le proposte della task force Health and Life Sciences, una delle nove task force del B20.

Gruppi governativi G20: le priorità

L’umanità si trova oggi ad affrontare ingenti sfide globali, con impatti diretti sulla vita e il benessere della popolazione mondiale. Oggi, più che mai, si rende necessario uno sforzo condiviso di responsabilità e di lungimiranza da parte della comunità internazionale. Il G20, consapevole del proprio ruolo, è fermamente impegnato nella ricerca di risposte coordinate, eque ed efficaci, capaci di porre le basi per un futuro migliore e sostenibile.

La pandemia ha causato danni profondi, incidendo negativamente sui sistemi sanitari, sugli indici di povertà e sull’andamento dell’economia globale, venendosi a sommare alle altre grandi sfide dei nostri tempi, dai cambiamenti climatici alla lotta contro le disuguaglianze. Ha anche evidenziato una lezione essenziale: nell’epoca in cui viviamo, i problemi locali possono rapidamente trasformarsi in sfide globali. Non si può quindi prescindere da soluzioni comuni, che ci consentano davvero di ricostruire meglio, adottando tecnologie e strumenti innovativi per assicurare una crescita più verde e resiliente.

In un mondo sempre più interconnesso, il multilateralismo rappresenta molto più che un semplice concetto astratto. Costituisce la chiave per affrontare le sfide, e il G20, che riunisce gran parte della popolazione mondiale e dell’economia del pianeta, deve essere all’altezza della posta in gioco. Lo sarà nel 2021, sotto Presidenza italiana, focalizzandosi su tre pilastri interconnessi di azione: Persone, Pianeta e Prosperità.

In tale ottica, stiamo lavorando per assicurare una rapida risposta internazionale alla pandemia – che garantisca un accesso equo e universale a diagnosi, terapie e vaccini – e per rafforzare la resilienza globale alle crisi sanitarie del futuro.

Guardando oltre la crisi, vogliamo inoltre assicurare una ripresa veloce, incentrata sulle necessità delle persone. Ciò implica un’attenzione particolare alla tutela dei soggetti e dei Paesi più vulnerabili, all’empowerment femminile, al ruolo dei giovani. Significa sostenere il lavoro, la protezione sociale, la sicurezza alimentare.

Dobbiamo creare le condizioni per un rilancio che sia ambizioso, efficace e sostenibile. Un rilancio più efficiente, fondato anche su un migliore impiego delle energie rinnovabili e un chiaro impegno alla protezione della stabilità climatica e dell’ambiente.

Si tratta di prerequisiti essenziali per una prosperità durevole, che richiede anche un utilizzo strategico dei principali motori di crescita ed innovazione. Il G20 si sta quindi adoperando per colmare il divario digitale, rendere la digitalizzazione un’opportunità per tutti, aumentare la produttività e – in sintesi – non lasciare nessuno indietro.

 

Gruppi di Lavoro

Nell’ambito del processo decisionale del G20, l’approfondimento di questioni settoriali di rilevanza internazionale è affidato ai cosiddetti Gruppi di Lavoro. Essi sono composti da esperti dei Paesi del G20, che affrontano tematiche molteplici nei rispettivi filoni di competenza, portandole quindi all’attenzione dei Ministri ed eventualmente dei Leader. Ogni gruppo è coordinato da un rappresentante del Ministero della Presidenza di turno competente per la specifica tematica.

Agricoltura, Ambiente, Anticorruzione, Commercio e investimenti, Cultura, Istruzione Lavoro, Riunioni accademiche informali, Salute, Sviluppo, Task Force sull’Economia Digitale, Transizione Energetica e Sostenibilità del Clima, Turismo

 

Aperte le candidature per i delegati italiani dello Youth 20
 

In collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Young Ambassadors Society (YAS) sta selezionando i tre delegati che rappresenteranno l’Italia allo Youth 20 (Y20), engagement group del G20, il cui vertice si terrà a fine luglio a Milano.

I delegati saranno chiamati a discutere sui seguenti temi:

1) inclusione
2) sostenibilità, cambiamento climatico e ambiente 
3) innovazione, digitalizzazione e futuro del lavoro.

Le conclusioni saranno raccolte in un comunicato finale che sarà presentato ai leader del G20.

Per fare domanda, i delegati dovranno possedere i seguenti requisiti:

Età compresa tra i 18 e i 30 anni al momento del Summit
Ottima padronanza della lingua inglese e capacità di negoziare con gli altri delegati
Ottimo curriculum accademico e/o esperienza di volontariato o lavorativa
Profonda conoscenza di almeno uno dei tre temi sopraelencati
Aver dimostrato capacità di leadership
Forte interesse per la politica estera e/o gli affari internazionali
Comprensione dei problemi globali con una prospettiva multiculturale
Essere in grado di partecipare e impegnarsi nella preparazione per il Y20 Summit
La scadenza per presentare la propria candidatura è il 28 febbraio 2021. Per maggiori informazioni consultare il sito della Young Ambassadors Society


G20: i precedenti incontri

Dopo il primo incontro nel dicembre 1999 a Berlino, a cui parteciparono ministri delle Finanze e i banchieri centrali (della banca centrale mondiale) dei Paesi membri, i successivi incontri hanno avuto luogo a Montréal (2000), Ottawa (2001), Nuova Delhi (2002), Morelia (2003), nuovamente a Berlino (2004), poi Pechino (2005), Melbourne (2006), Città del Capo (2007), San Paolo (2008).

Inizialmente e fino al 2008, i rappresentanti dei paesi membri erano i ministri delle finanze ed i direttori o governatori delle banche centrali. In seguito alla grande recessione è stato tenuto il primo vertice dei capi di Stato (Giorgio Napolitano) a Washington in novembre 2008. È stato poi tenuto un secondo vertice a Londra in aprile 2009 e un terzo a Pittsburgh in settembre 2009.

Dopo il vertice di Pittsburgh, il summit si è tenuto due volte nel 2010: a Toronto e a Seul (2010). In quest'ultimo incontro, oltre alla Spagna furono invitati Vietnam, Singapore, Etiopia e Malawi. Nel 2011 il vertice si tenne a Cannes e l'anno successivo a Los Cabos.

Il 5 e 6 settembre 2013 il summit ha avuto luogo a San Pietroburgo sotto la presidenza russa. Nel vertice di San Pietroburgo sono state discusse, oltre alle tematiche tradizionali, anche le misure da prendere per la crisi politico-militare in Siria, scatenando le reazioni del Papa e dell'Alto commissario ONU per i rifugiati Antonio Guterres.

Il 15 e 16 novembre 2014 il vertice si è svolto a Brisbane. È stata incerta fino a metà ottobre la partecipazione della Russia, rea di aiutare e sostenere anche con armi e soldati le bande di ribelli terroristi filorussi nell'ambito del conflitto armato in corso nel Sud-Est dell'Ucraina, al summit G20 previsto in Australia. È stata comunque invitata a partecipare al G20, ma solo in qualità di Stato che ha interrelazioni commerciali e finanziarie con gli altri membri del G20, e non in qualità della sua visione e della strategia geopolitica che attualmente sta portando avanti.

Nel 2015 la nazione ospitante è stata la Turchia, nel 2016 la Cina e l'anno successivo la Germania; nel triennio 2018-2020 si sono succedute Argentina, Giappone e Arabia Saudita. Il 2021 vede il G20 ospite dell'Italia, mentre nel 2022 sarà il turno dell'Indonesia e nel 2023 dell'India

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