Consiglio Europeo
Il Consiglio europeo è composto dai Capi di Stato o di governo degli Stati membri, dal suo Presidente e dal Presidente della Commissione. Partecipa ai lavori anche l'Alto Rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza.
Il Consiglio europeo si riunisce almeno quattro volte l'anno per delineare le priorità necessarie allo sviluppo dell'Unione e definirne gli orientamenti politici generali, senza partecipare alla funzione legislativa. Si occupa inoltre di determinare la politica estera e di sicurezza dell'UE e di nominare ed eleggere i candidati per ruoli di alto profilo nelle istituzioni dell'Unione.
Il Presidente è eletto dai membri del Consiglio europeo per un mandato di due anni e mezzo, rinnovabile una volta sola. Esso presiede le riunioni, garantisce la continuità dei lavori e rappresenta al massimo livello l'UE sulla scena internazionale. Non ha la possibilità di esercitare un mandato nazionale.
L'attuale presidente del Consiglio europeo è il belga Charles Michel, che ha iniziato il primo mandato il 1 dicembre 2019.
La carica fino al 2009
Dalla creazione del Consiglio europeo fino all'entrata in vigore del Trattato di Lisbona alla fine del 2009, quella del presidente del Consiglio europeo era una carica informale e temporanea, svolta dal capo di stato o di governo dello stato membro che deteneva la presidenza semestrale del Consiglio dei ministri. Il presidente era sostanzialmente un primus inter pares. Anche se le sue funzioni e poteri non erano specificati in dettaglio, il presidente si occupava di preparare i vertici del Consiglio europeo, proporre l'ordine del giorno e presiedere le riunioni. Il presidente rappresentava inoltre il Consiglio all'esterno e riferiva periodicamente al Parlamento europeo sulle attività del Consiglio].
La carica dal 2009
Il Trattato di Lisbona ha modificato il Trattato di Maastricht, rendendo la carica del presidente del Consiglio europeo una carica stabile, che viene assegnata dal Consiglio europeo stesso a maggioranza qualificata. Il mandato dura due anni e mezzo ed è rinnovabile una volta sola. Le ipotesi di un'elezione diretta del presidente vennero scartate. La definizione del ruolo e delle funzioni del presidente fornita dal Trattato è tuttavia piuttosto vaga e molto è lasciato all'interpretazione del ruolo che ne dà la persona incaricata di ricoprirlo e, in particolare, all'interpretazione che ne dà il primo presidente stabile. Per questa ragione, nel 2009 il dibattito sulla nomina del primo presidente fu piuttosto acceso. Al di là dei nomi specifici che furono ipotizzati, il dibattito riguardò il profilo che avrebbe dovuto avere il presidente: da un lato, alcuni propendevano per un presidente molto attivo, carismatico e influente (come ad esempio Tony Blair o Felipe González), dall'altro lato, altri preferivano un presidente di più basso profilo, che si occupasse soprattutto di coordinare il lavoro del Consiglio e di condurre mediazioni quando necessario. Alla fine la scelta cadde su questo secondo tipo di profilo, anche per i veti emersi contro la candidatura di Blair per il suo sostegno alla guerra in Iraq. I nomi che vennero fatti furono allora quelli di Herman Van Rompuy, Wolfgang Schüssel e Jean-Claude Juncker, tutti capi di governo o ex capi di governo di piccoli stati membri. La scelta cadde infine su Van Rompuy, che fu nominato il 19 novembre 2009 ed entrò in carica il 1º dicembre. Van Rompuy venne presentato come un "costruttore di consenso" e un mediatore molto abile.
vedi i membri attuali (2020)
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Sito Web
il Consiglio Europeo
non va confuso con
il Consiglio dell'Unione Europea - voce dei governi dei paesi dell’UE, adotta gli atti normativi dell’UE e ne coordina le politiche
non va nemmeno confuso con
il Consiglio d’Europa (Strasburgo); non è un'istituzione dell'UE. Ne fanno parte 47 paesi: i 27 della UE più altri 20 (click sulla figura per vederli); ad oggi in realtà, dopo l'uscita della Confederazione Russia (marzo 2022) gli stati sono 46.
Consiglio Europeo cambiamenti al vertice
Slovacchia
ottobre 2023
1.ottobre 2023. il partito del filorusso Robert Fico vince le elezioni. Contrariamente alle previsioni iniziali, i socialdemocratici nazionalisti di sinistra dell'ex premier filorusso Robert Fico hanno vinto le elezioni parlamentari in Slovacchia. Tra le annunciate scelte politiche di Fico cìè anche la fine degli aiuti militari all'Ucraina. La presidente slovacca Zuzana Caputova ha incaricato oggi Robert Fico, il leader dello Smer-Sd, vincitore delle elezioni parlamentari di sabato, di provare a formare un governo. Come ricordato dalla presidente, l'incarico sarà limitato ai 30 giorni previsti dalla Costituzione.
Polonia
ottobre 2023
16 ottobre 2023. Svolta in Polonia che a sorpresa, almeno secondo l'unico exit poll diffuso in serata, dovrebbe abbandonare la deriva sovranista e anti-Ue che l'ha caratterizzata per otto anni e ritornare ad un rapporto più conciliante con l'Unione europea. Nelle elezioni legislative svoltesi oggi che hanno segnato un'affluenza record, il partito conservatore e nazionalista Diritto e Giustizia (PiS) guidato da Jaroslaw Kaczynski è arrivato primo come previsto, con il 36,8% distanziando l'alleanza elettorale centrista ed europeista 'Coalizione Civica' (Ko) dell'ex presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, cui andrebbe 31,6%.
E’ il portale per un’educazione alla vita civile, rivolto agli studenti delle scuole superiori e ai loro inseganti; è stato progettato e implementato (2020) dalla Associazione di cultura e politica Il Mulino e, a partire dal secondo semestre 2023, gestito dalla Fondazione Biblioteca Il Mulino; nel 2022 l’Associazione ha anche sviluppato una sezione didattica, finalizzata a costruire alcuni kit educativi; gli argomenti sono Europea casa comune, Migrazioni e Migranti, Clima e società, Disinformazione e responsabilità (visita il nuovo portale)