COP26 Glasgow 2021
COP26 Glasgow 2021. A novembre il Regno Unito, insieme all’Italia, ospiterà un evento che molti ritengono essere la migliore, nonché ultima, opportunità del mondo per tenere sotto controllo le conseguenze devastanti dei cambiamenti climatici.
(tratto dal sito ufficiale della COP 26)
Sabato 13 novembre 2021 si sono conclusi, a Glasgow, i lavori della COP26. Non è facile tirare le conclusioni di questa ventiseiesima Conferenza tra le Parti; forse la verità va cercata tra le frasi entusiastiche di Boris Johnson, il premier del paese ospitante la conferenza, e l'accenno di un pianto (di nervi) di Alok Sharma, presidente della COP26, nell'annunciarne le conclusioni; mai come in questo caso vale la metafora del bicchiere mezzo pieno e il bicchiere mezzo vuoto. (vedi la scheda su Civitas)
La COP26 è la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2021
Da quasi tre decenni l’ONU riunisce quasi tutti i Paesi della terra per i vertici globali sul clima – chiamati COP – ovvero ” Conferenza delle Parti”. Da allora il cambiamento climatico è passato dall’essere una questione marginale a diventare una priorità globale.
Quest’anno si terrà il 26eismo vertice annuale, di qui il nome COP26. La COP26 sarà presieduta dal Regno Unito che la opiterà a Glasgow. In vista della COP26 il Regno Unito sta lavorando con ciascun Paese per raggiungere un accordo su come affrontare i cambiamenti climatici. I leader mondiali attesi in Scozia saranno più di 190. Ad essi si uniranno decine di migliaia di negoziatori, rappresentanti di governo, imprese e cittadini per dodici giorni di negoziati.
Presiedere la COP26 sarà un compito impegnativo, perché questo non sarà un qualsiasi vertice internazionale. La maggior parte degli esperti è concorde nel sottolineare il carattere straordinario e urgente della COP26. Per capire perché, è necessario guardare indietro a un’altra COP.
L’importanza dell’Accordo di Parigi
La COP21 si è tenuta a Parigi nel 2015.
Per la prima volta successe qualcosa di epocale: tutti i Paesi accettarono di collaborare per limitare l’aumento della temperatura globale ben al di sotto dei 2 gradi, puntando a limitarlo a 1,5 gradi. Inoltre i Paesi s’impegnarono ad adattarsi agli impatti dei cambiamenti climatici e a mobilitare i fondi necessari per raggiungere questi obiettivi.
Ecco che nasceva l’Accordo di Parigi. L’impegno di puntare a limitare l’aumento delle temperature a 1,5 gradi è importante perché ogni decimale di grado di riscaldamento causerà la perdita di molte altre vite umane e altri danni ai nostri mezzi di sussistenza.
Nel quadro dell’Accordo di Parigi ciascun Paese si è impegnato a creare un piano nazionale indicante la misura della riduzione delle proprie emissioni, detto Nationally Determined Contribution (NDC) o “contributo determinato a livello nazionale”. I Paesi concordarono che ogni cinque anni avrebbero presentato un piano aggiornato che rifletteva la loro massima ambizione possibile in quel momento.
Glasgow sarà il momento in cui i Paesi aggiorneranno i propri piani
I Paesi si presenteranno al vertice di Glasgow (ritardato di un anno a causa della pandemia) con piani aggiornati di riduzione delle proprie emissioni. Ma non è tutto. Gli impegni presi a Parigi non sono neanche lontanamente sufficienti per limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi, e la finestra utile per il raggiungimento di questo obiettivo si sta chiudendo.
Il decennio fino al 2030 sarà cruciale. Quindi per quanto il vertice di Parigi sia stato un evento epocale, i Paesi dovranno spingersi ben oltre quanto fatto in quello storico vertice per mantenere viva la speranza di contenere l’aumento della temperatura a 1,5. La COP26 deve essere decisiva.
contenere l’aumento
della temperatura del pianeta
1,5 gradi
la Cina annuncia iniziativa congiunta con gli Usa
10 novembre 2021 - HuffPost ANSA
Pechino apre, piano azione per accelerare contro global warming. Svolta possibile alla conferenza Onu sul clima (CoP26) in corso a Glasgow: la Cina ha annunciato la presentazione domani di un’iniziativa congiunta con gli Usa per ridurre le distanze fra le posizioni delle due potenze sulla lotta al cambiamento climatico e per accelerare verso un piano d’azione più efficace. L’annuncio è stato dato nella città scozzese da Xie Zhenhua, capo negoziatore cinese alla CoP26 e controparte dell’ex segretario di Stato John Kerry, l’emissario Usa sul clima nominato dal presidente Joe Biden. Per essere poi confermato in una rara dichiarazione congiunta a due di Pechino e Washington. Nel testo ci si impegna a “potenziare l’azione sul clima negli anni 2020”, come Xie ha spiegato in un briefing serale a Glasgow. Il rappresentante cinese ha sottolineato come le due parti riconoscano “il divario che esiste tra gli sforzi attuali e gli obiettivi fissati dall’Accordo di Parigi”; e si impegnano quindi a “potenziare l’azione” per contenere il surriscaldamento terrestre. (continua a leggere)
Inchiesta Washington Post: "Impegni su clima basati su dati falsi"
8 novembre 2021 - Huff Post - Nadia Boffa
Confrontate le emissioni di gas serra fornite da alcuni Paesi all'Onu con altre fonti scientifiche. "Enorme divario". “L’ultimo rapporto della Malesia sulle sue emissioni di gas serra fornito alle Nazioni Unite sembra proveniente da un universo parallelo. Secondo il documento infatti, gli alberi della Malesia assorbono carbonio quattro volte più velocemente delle foreste simili nella vicina Indonesia”. Il Washington Post lancia il monito: sono molti i Paesi in tutto il mondo che sottostimano le loro emissioni di gas serra nei rapporti che poi forniscono alle Nazioni Unite. Si crea così un enorme divario tra le emissioni dichiarate e quelle effettive. Divario che, secondo il giornale che ha esaminato ben 196 rapporti nazionali, va dagli 8,5 miliardi fino ai 13,3 miliardi di tonnellate di emissioni. La differenza tra il dichiarato e l’effettivo è così ampia da essere vicina alle emissioni della Cina e comprendere il 23% del contributo totale dell’umanità al ... (continua a leggere)
Cosa dobbiamo ottenere con la COP26? quali sono gli obiettivi
limitare l’aumento delle temperature del pianeta a 1,5°C
adattarsi per la salvaguardia delle comunità e degli habitat naturali
mobilitare i finanziamenti: almeno 100 miliardi di dollari l’anno
collaborare: lavorando tutti assieme potremo affrontare le sfide della crisi climatica
Il Regno Unito assumerà la Presidenza della COP26 in partenariato con l’Italia.
Il Regno Unito e l’Italia hanno assunto l’impegno di mettere il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità al centro dell’agenda multilaterale nel 2021, anche attraverso le presidenze di G7, G20 e COP26.
Nel contesto di questo anno di presidenze britanniche e italiane, i nostri Paesi concordano sulla necessità di ricostruire società migliori dalle macerie del COVID-19. Per questo lavoreremo assieme ai nostri partner internazionali e attraverso le nostre Presidenze sosterremo una ripresa verde e resiliente a favore di una crescita sostenibile e dell’occupazione, e che tuteli le comunità più vulnerabili agli impatti dei cambiamenti climatici.
Chiediamo a tutti i Paesi di presentare dei contributi determinati a livello nazionale che siano ambiziosi e di definire le proprie strategie di lungo termine per azzerare le emissioni nette con largo anticipo rispetto alla COP26. Sfrutteremo le nostre Presidenze del G7 e del G20 per portare avanti le campagne della COP26 e contribuire a creare lo slancio per la migliore riuscita della COP26.
COP26 Glasgow 2021: calendario degli incontri
Tredici giorni di incontri e appuntamenti per evitare il disastro climatico. E’ l’obiettivo della Cop26 di Glasgow, il vertice Onu sul clima iniziato il 31 ottobre in Scozia e in programma fino al 12 novembre: lo scopo è discutere di ambiente ed economia per trovare un accordo condiviso sulle misure da prendere contro il surriscaldamento globale a livello internazionale.
tratto da la Stampa 1 novembre 2021
Lunedì
1 novembre 2021
La conferenza ha inizio. Cerimonia di apertura con discorso del primo ministro britannico Boris Johnson e dichiarazioni dei leader mondiali sull'azione dei propri governi per il clima. Prime discussioni su mitigazione, adattamento e finanza nell'ottica dell’accordo di Parigi.
Martedì
2 novembre 2021
Proseguono le dichiarazioni dei leader, oltre a una discussione su come le foreste e l’uso del suolo possano contribuire al raggiungimento dell’obiettivo di 1,5°C, sostenere mezzi di sussistenza sostenibili e mantenere le promesse in materia di adattamento e finanziamento. Nel pomeriggio leader e imprese parleranno di innovazione e diffusione delle tecnologie pulite.
Cop26, l’intesa: stop alla deforestazione entro il 2030
Impegno da 19,2 miliardi di dollari. Tra i firmatari della “Dichiarazione di Glasgow sulle foreste e la terra” anche Jair Bolsonaro, Xi Jinping e Vladimir Putin. Accordo fatto al summit di due giorni dei leader mondiali nell’ambito della Cop26. La Dichiarazione di Glasgow sulle foreste - un impegno a porre fine alla deforestazione entro il 2030 con uno stanziamento da 19,2 miliardi di dollari - è stato sottoscritto da Paesi che ospitano l’85% delle foreste del mondo, fra i quali Russia, Cina, Indonesia, Colombia, Congo e Brasile. Sale intanto a oltre 100 il numero dei Paesi che hanno aderito all’impegno per la riduzione delle emissioni di metano del 30% entro il 2030. (continua a leggere su Il Sole 24Ore)
vedi anche la scheda Civitas Foreste ed alberi
Mercoledì
3 novembre 2021
E’ il Finance Day: inizierà con il Cancelliere dello Scacchiere – il ministro delle Finanze inglesi – Rishi Sunak che illustra i progressi sui finanziamenti per il clima, che convogliano i finanziamenti dai Paesi ricchi responsabili delle emissioni di CO2 ai Paesi in via di sviluppo per aiutarli a ridurre le emissioni e ad adattarsi ai cambiamenti climatici. E’ una delle questioni centrali della COP26. L’inviato speciale delle Nazioni Unite e consigliere finanziario di Johnson per la COP26, l’ex governatore della banca centrale inglese Mark Carney, mostrerà quindi i passi compiuti dal settore finanziario globale per aiutare a raggiungere lo zero netto.
Giovedì
4 novembre 2021
Oggi si parla di energia e l’osservato speciale è il carbone. Si discuterà di come aumentare più velocemente la transizione verso l’energia pulita, rinnovabile. E’ prevista anche una sessione di lavoro per affrontare la graduale eliminazione dell’uso del carbone da tutto il pianeta.
Patto sull'addio al carbone a Cop26, ma non ci sono Usa, Cina e India
I firmatari in tutto sono 190, tra nazioni e organizzazioni, contro il combustibile fossile più inquinante. Il Governo britannico annuncia un patto per l’addio al carbone siglato alla Cop26 di Glasgow, ma è un accordo monco, perché mancano Cina, India e Stati Uniti. Una coalizione di oltre 40 Paesi si è impegnata a evitare gli investimenti in nuove centrali a carbone in patria e all’estero e ad eliminare gradualmente la produzione di energia a carbone entro il decennio del 2030 nei paesi più ricchi e in quello successivo nei Paesi più poveri. I firmatari in tutto sono 190, tra nazioni e organizzazioni: tutti si impegnano ad accelerare l’eliminazione graduale del carbone e ad aumentare rapidamente la diffusione della produzione di energia pulita. (continua a leggere su Huff Post del 4 novembre 2021)
Venerdì
5 novembre 2021
Protagonisti i giovani: la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (YOUNGO) presenterà una dichiarazione globale dei giovani, esponendo le loro azioni per il clima e ciò che vogliono dai leader globali. Ministri e manager saranno chiamati a dare una risposta chiara su cosa i governi e le azienda possano fare per cambiare il loro approccio al clima. Il presidente della COP26 Alok Sharma e il ministro italiano della transizione ecologica, Roberto Cingolani, discuteranno i risultati della Youth4Climate tenutasi a Milano a settembre. Si terrà anche un evento sulla salvaguardia degli oceani.
Sabato
6 novembre 2021
Giornata dedicata alla natura e all’uso del suolo con l’obiettivo di contrastare la deforestazione. Al centro delle discussioni l’agricoltura sostenibile con l’annuncio di iniziative a sostegno della natura. Prevista anche una manifestazione guidata da Greta Thunberg per il raduno della Giornata mondiale per la giustizia climatica della Coalizione. Le manifestazioni si terranno anche a Londra e in altre città del mondo.
L’impegno di 45 governi: 4 miliardi per sistemi agricoli più sostenibili.
In prima linea l’Ue, tra i primi finanziatori della deforestazione globale. Oltre agli Stati, la Banca Mondiale si impegnerà a spendere 25 miliardi di dollari all’anno in finanziamenti per il clima fino al 2025 attraverso il suo Piano d’azione con particolare attenzione proprio all’agricoltura e ai sistemi alimentari. Anche 100 aziende di diversi settori si sono impegnate in questa direzione ma le risorse, da quanto è dato sapere, saranno impiegate nell’innovazione dei sistemi agricoli, più che nei cambiamenti nei sistemi alimentari. (continua a leggere)
Lunedì
8 novembre 2021
La seconda settimana si apre con l’analisi di come e quanto i cambiamenti climatici abbiano già impattato sull’uomo. L'evento principale vedrà ministri e leader impegnarsi a costruire un futuro più resiliente al clima e il modo in cui contribuiranno. Si terranno anche colloqui che esploreranno le perdite e i danni causati dal cambiamento climatico e la giornata si concluderà con un tour globale di come i paesi stanno affrontando la crisi.
Martedì
9 novembre 2021
Donne al centro della Cop26. L’universo femminile è stato colpito in modo sproporzionato dai cambiamenti climatici, ma la leadership della donne è cruciale per limitare l’aumento della temperatura. Ancora tavoli sull’innovazione per l’energia pulita.
Mercoledì
10 novembre 2021
Si parlerà di auto con l’esame del mercato di massa dei veicoli a emissioni zero e la creazione di “corridoi di spedizione verdi” dal momento che le spedizione sono uno dei tabù della decarbonizzazione. I leader del mercato automobilistico che si sono impegnati a vendere veicoli a emissioni zero al 100% entro il 2040, ospiteranno l'evento principale.
Giovedì
11 novembre 2021
Giornata dedicata alla città, alle regioni e all’ambiente costruito. Gli edifici generano quasi il 40% delle emissioni globali annuali di CO2. I leader nazionali, regionali e cittadini e il settore privato parleranno di come incoraggiare un’azione collaborativa per il clima.
Venerdì
12 novembre 2021
E’ il giorno di chiusura: l’attesa per un documento condiviso. In assenza di un accordo, le Cop – di solito – proseguono fino a un’intesa di massima. Spesso al ribasso.
E’ il portale per un’educazione alla vita civile, rivolto agli studenti delle scuole superiori e ai loro inseganti; è stato progettato e implementato (2020) dalla Associazione di cultura e politica Il Mulino e, a partire dal secondo semestre 2023, gestito dalla Fondazione Biblioteca Il Mulino; nel 2022 l’Associazione ha anche sviluppato una sezione didattica, finalizzata a costruire alcuni kit educativi; gli argomenti sono Europea casa comune, Migrazioni e Migranti, Clima e società, Disinformazione e responsabilità (visita il nuovo portale)