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La carica di senatore a vita

La carica di senatore a vita

da | 19 Apr 2023 | istituzioniIT, parlamento, Presidente della Repubblica

La carica di senatore a vita, nell'ordinamento giuridico italiano, è prevista dall'articolo 59 della Costituzione che designa i soggetti facenti parte con mandato vitalizio del Senato della Repubblica.

Essi si distinguono in "senatori di diritto e a vita" (ossia gli ex presidenti della Repubblica, che accedono automaticamente alla carica una volta ultimato il loro mandato) e "senatori a vita di nomina presidenziale" (ossia nominati - nel numero massimo di cinque - dal Capo dello Stato tra i cittadini italiani che abbiano «illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario»).

La differente denominazione non cela però alcuna differenza in termini di competenze e prerogative, le quali sono comunque del tutto equiparate a quelle di coloro che ricoprono la carica senatoriale con mandato elettivo a termine.

Non essendo soggetti al rinnovo in occasione delle tornate elettorali, i senatori a vita decadono dalla carica solo per decesso, rinuncia o a seguito di destituzione secondo i canonici meccanismi di decadenza parlamentare.

 

Il numero massimo di cinque.

In dottrina si era posto il problema se il limite costituzionale di cinque senatori a vita fosse da intendersi come limite massimo di senatori a vita presenti in Senato oppure come limite massimo di nomine a disposizione di ciascun presidente. Dall'entrata in vigore della Costituzione nel 1948 fino all'anno 1984 vi fu una chiara prevalenza della prima interpretazione, anche in considerazione della collocazione dell'articolo 59 della Costituzione tra le norme relative al Parlamento, nonché dell'intenzione espressa chiaramente negli atti dell'Assemblea Costituente.

Come era nella formulazione iniziale del 1948

fino al 4 novembre 2020 il secondo comma dell'articolo 59 della Costituzione stabiliva che

La carica di senatore a vitaIl Presidente della Repubblica può nominare senatori a vita cinque cittadini che hanno illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario.La carica di senatore a vita

Come è oggi dopo la modifica costituzionale del 2020

Il secondo comma dell'art. 59 della Costituzione, modificato dall'art. 3 della Legge Costituzionale 1/2020 (in vigore dal 5 novembre 2020), stabilisce quanto segue:

La carica di senatore a vitaIl Presidente della Repubblica può nominare senatori a vita cittadini che hanno illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario. Il numero complessivo dei senatori in carica nominati dal Presidente della Repubblica non può in alcun caso essere superiore a cinque.La carica di senatore a vita

Nel corso del tempo i vari Presidenti della Repubblica hanno nominato 38 senatori a vita, fra questi il Presidente Carlo Azeglio Ciampi nominò Giorgio Napolitano, che successivamente venne eletto alla presidenza della Repubblica e come tale appartiene al novero dei Senatori a vita appunto come ex Presidente.

La carica di senatore a vita

Chi sono gli attuali senatori a vita in carica?

I senatori a vita attualmente in carica sono

La carica di senatore a vita

Come si vede gli attuali senatori a vita sono 5 più Giorgio Napolitano che lo è in virtù di essere un ex Presidente della Repubblica. Ovviamente questo elenco è destinato inevitabilmente a diventare non aggiornato; per questo vi consigliamo di consultare la voce di Wikipedia da cui abbiam tratto la maggior parte dei contenuti di quest’articolo; troverete non solo informazioni più aggiornate ma ma anche maggiori approfondimenti soprattutto sul comportamento dei vari presidenti e su come ognuno di loro abbia interpretato lo spirito del comma che attiene al fatidico numero massimo 5.

Vedrete ad esempio come il Presidente Sandro Pertini, dopo il parere favorevole della giunta per il regolamento del Senato, seguì la seconda interpretazione, nominando altri due senatori a vita: questi arrivarono a essere quindi complessivamente sette. Secondo tale interpretazione infatti, l'articolo 59, comma 2 della Costituzione non intenderebbe limitare a cinque il numero di senatori a vita che possono sedere in Parlamento, ma permettere a ogni presidente di nominare i "suoi" cinque senatori a vita. Questa interpretazione è stata fortemente criticata da parte della dottrina, poiché rischiava di alterare, secondo un'interpretazione restrittiva della norma, il carattere rappresentativo del Senato come dalle discussioni agli atti dell'Assemblea Costituente.

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