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Lo Stato della Unione Europea 2021

Lo Stato della Unione Europea 2023

da | 14 Set 2023 | Europa, UE, vision

Lo Stato della Unione Europea 2022

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha pronunciato il suo quarto (e ultimo) discorso sullo stato della Unione Europea 2023; lo ha fatto il 13 settembre, di fronte alla Plenaria dell’Eurocamera, a Strasburgo, .In circa un'ora ha toccato tanti temi: dall’Ucraina alle migrazioni, fino al Green Deal. L'Ucraina, l’allargamento Ue, il Green Deal, il dossier migrazione, i rapporti con la Cina. Sono alcuni dei temi principali del discorso. L’intervento è durato circa un'ora e in Aula, come negli anni scorsi, sono stati presenti alcuni "ospiti" a simboleggiare i temi affrontati dal capo dell'esecutivo europeo.

Nel discorso, Von der Leyen si è soffermata sui traguardi raggiunti finora nel corso della legislatura: il 90% delle proposte politiche è stato concretizzato dalla Commissione. L'Europa si trova oggi "in un posto e in un tempo in cui si scrive la storia; il futuro del nostro Continente dipende dalle scelte che facciamo oggi e dai passi che compiamo per completare la nostra Unione”.

Lo Stato della Unione Europea 2023

Lo Stato della Unione Europea 2023 "La Commissione sta avviando un'indagine anti-sovvenzioni nel settore elettrico dei veicoli provenienti dalla Cina", ha annunciato la presidente della Commissione europea. I mercati globali sono inondati di auto elettriche cinesi più economiche, a prezzi mantenuti artificialmente bassi da ingenti sussidi statali."

 

Lo Stato della Unione Europea 2023La presidente della Commissione Ue, nel suo discorso sullo Stato dell'Unione all'Eurocamera, ha poi annunciato: Lo Stato della Unione Europea 2023Tre sfide - lavoro, inflazione e ambiente commerciale - arrivano in un momento in cui chiediamo anche all'industria di guidare la transizione pulita. Dobbiamo quindi guardare avanti e stabilire come rimanere competitivi mentre lo facciamo. Per questo motivo ho chiesto a Mario Draghi - una delle grandi menti economiche europee - di preparare un rapporto sul futuro della competitività europea..Lo Stato della Unione Europea 2023

Alcuni punti del discorso della Presidente 

Onorevoli deputate, onorevoli deputati, tra meno di 300 giorni i cittadini e le cittadine dell'UE saranno chiamati alle urne nella nostra democrazia unica e straordinaria. Come accade in tutte le elezioni, il voto sarà per tutti gli europei un'occasione per riflettere sullo stato della nostra Unione e sul lavoro svolto da chi li rappresenta.

Ma sarà anche l'occasione in cui decidere quale futuro e quale Europa vogliono. Tra loro ci saranno milioni di persone che voteranno per la prima volta, le più giovani nate nel 2008. Nella cabina elettorale penseranno ai temi che stanno loro a cuore:

    • penseranno alla guerra che infuria ai nostri confini,
    • all'impatto devastante dei cambiamenti climatici,
    • al modo in cui l'intelligenza artificiale influenzerà le loro vite
    • alle loro possibilità di comprare una casa o trovare un lavoro negli anni a venire.

Oggi la nostra Unione rispecchia la visione di coloro che sognavano un futuro migliore dopo la Seconda guerra mondiale. Un futuro in cui un'Unione di nazioni, democrazie e persone avrebbe lavorato insieme all'insegna della pace e della prosperità. Per loro l'Europa significava rispondere alle sfide della Storia.

Quando parlo con le nuove generazioni di giovani vedo la stessa visione di un futuro migliore.La stessa voglia di costruire un mondo migliore. La stessa convinzione che, in un'epoca di incertezze, l'Europa debba ancora una volta rispondere alle sfide della Storia. Ed è proprio quello che dobbiamo fare insieme.

 il primo passo è guadagnare la fiducia degli europei e delle europee per rispondere alle loro aspirazioni e preoccupazioni. Nei prossimi 300 giorni dobbiamo portare a termine l'incarico che ci hanno affidato. Voglio ringraziare il Parlamento per il ruolo di primo piano che ha avuto nel realizzare una delle trasformazioni più ambiziose mai intraprese dall'Unione.

So bene che nel 2019, quando vi ho presentato il mio programma per un'Europa verde, digitale e geopolitica, qualcuno aveva dei dubbi, e questo prima ancora che il mondo venisse sconvolto da una pandemia globale e da un brutale conflitto sul suolo europeo.

Ma pensate a dov'è arrivata oggi l'Europa.

Abbiamo visto nascere un'unione geopolitica, che sostiene l'Ucraina, si oppone con forza all'aggressione della Russia, risponde all'assertività della Cina e investe nei partenariati. Abbiamo ora un Green Deal europeo come fulcro della nostra economia, un programma la cui ambizione non ha eguali. Abbiamo avviato la transizione digitale e siamo all'avanguardia a livello mondiale nel campo dei diritti online.

Abbiamo NextGenerationEU, uno strumento storico che destina 800 miliardi di euro a riforme e investimenti e sta creando posti di lavoro dignitosi per il presente e per il futuro. Abbiamo gettato le basi di un'Unione della salute, contribuendo a vaccinare un intero continente e un'ampia parte del mondo. Abbiamo iniziato a renderci più indipendenti in settori cruciali come l'energia, i chip o le materie prime.

Abbiamo portato a compimento alcuni dossier che molti pensavano sarebbero rimasti per sempre in stallo, come la direttiva sulla presenza delle donne nei consigli di amministrazione e la storica adesione dell'UE alla Convenzione di Istanbul. Con la direttiva sulla trasparenza retributiva abbiamo sancito il principio basilare secondo cui allo stesso lavoro deve corrispondere la stessa retribuzione. Non c'è nessun motivo per cui, a parità di mansioni, una donna debba guadagnare meno di un uomo. Tuttavia il nostro lavoro è tutt'altro che finito, e dobbiamo continuare a batterci insieme per il progresso. So che questo Parlamento sostiene la proposta della Commissione sulla lotta alla violenza contro le donne, e a questo proposito vorrei che il diritto dell'UE sancisse un altro principio fondamentale: Un "No" è un "no".

senza libertà dalla violenza non può esserci vera parità.